Circumvesuviana, l'ira di De Luca: «Basta con i disservizi»

L'affondo nella rituale diretta social: « Voglio una relazione dettagliata sulle responsabilità»

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca
Il governatore della Campania Vincenzo De Luca
di Adolfo Pappalardo
Sabato 12 Novembre 2022, 09:03 - Ultimo agg. 19:03
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Sinora aveva sempre preso la difesa dei vertici dell'Eav. «Non si possono fare miracoli», «serve pazienza» sono state sempre le risposte del governatore Vincenzo De Luca a chi puntava il dito sui disservizi della partecipata regionale che gestisce anche la Circumvesuviana. Ma dopo l'incidente dell'altro giorno, il deragliamento di un vagone Circum a Pompei fortunatamente senza feriti, l'ex sindaco di Salerno cambia registro e parte all'attacco: «Voglio una relazione dettagliata sulle responsabilità», dice ieri pomeriggio nel corso della sua rituale diretta settimanale sui social. Ce l'ha contro i numerosi disservizi registrati sulla Circumvesuviana, sempre più dell'occhio del ciclone, e sulla gestione dell'Eav affidata ad un suo fedelissimo come Umberto De Gregorio. Carica affidatagli a luglio 2015, poche settimane il suo primo insediamento a palazzo Santa Lucia. E dopo l'incidente di Pompei le opposizioni di centrodestra e dell'M5s hanno chiesto le sue dimissioni e il commissariamento della partecipata. Richieste ovviamente rispedite al mittente l'altro giorno dal vicepresidente della giunta regionale Fulvio Bonavitacola: «L'Eav l'abbiamo ereditata con i libri sulla soglia del tribunale, abbiamo avviato un'azione di risanamento finanziario radicale con un grande lavoro che ha fatto l'amministratore Umberto De Gregorio, si può sempre migliorare e fare di più, anche e soprattutto sui temi della sicurezza, ma questi non dovrebbero essere argomenti di polemica politica». 

«Per quanto riguarda l'Eav, abbiamo registrato disservizi nelle scorse settimana anche gravi: ho chiesto alla direzione di Eav di preparare una relazione di merito per spiegare e nella prossima settimana ci sarà la riunione con i sindaci della costiera sorrentina dove si daranno tutte le informazioni del caso», tuona il governatore che promette, e chiede nello stesso tempo, chiarezza.

Quella che hanno chiesto i sindaci della penisola sorrentina all'indomani dell'ultimo incidente per denunciare una situazione ormai esplosiva sul fronte della mobilità. «Il trasporto ferroviario, costituito unicamente dalla Circumvesuviana, che dovrebbe realizzare la più idonea e sicura alternativa per pendolari locali e turisti, è affetto da ritardi, soppressioni di corse senza preavviso, interruzione dei viaggi in condizioni di insopportabili sovraffollamenti e di piena esposizione al caldo, senza climatizzazione, e al maltempo, con la pioggia che invade vagoni risalenti agli anni 70», è il cuore di un ordine del giorno approvato nel consiglio comunale di Sorrento, l'altro giorno, in cui viene chiesto un tavolo sul tema tra Comuni e Regione. Richiesta accolta direttamente dal governatore.

«Abbiamo dovere di spiegare per filo e per segno ai nostri concittadini cosa succede, quale è la realtà, quali sono i problemi che riguardano la linea, che riguardano le manutenzioni, che riguardano i vettori: dobbiamo fare un'operazione verità - spiega De Luca -. Non possiamo avere più questa situazione per cui si registrano disservizi che si scaricano sui cittadini, sui pendolari, senza avere un'informazione dettagliatissima ed assolutamente esplicita su quale è la situazione. Non si deve nascondere niente, i problemi vanno esplicitati e vanno affrontati parlando chiaro e spiegando tutto ai nostri concittadini».

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E nel corso della diretta non potevano mancare gli attacchi al governo. Sull'autonomia differenziata e, in particolare, sulla vicenda dei migranti e il conseguente scontro diplomatico che li ha accolti nei propri porti. «Siamo arrivati a un incidente diplomatico con la Francia per un atteggiamento dilettantesco e un po' provinciale che ha assunto l'Italia sulla vicenda dei migranti da ricollocare», attacca. Infine aggiunge: «L'unica cosa che non possiamo permetterci è affrontare questi problemi in termini di demagogia o di dilettantismo e l'altra cosa che non possiamo consentirci è la rottura dei rapporti diplomatici con la Francia, che è il Paese in Europa con il quale più possiamo trovare un'alleanza quando parliamo di temi economici». 

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