Ciro Colonna, vittima innocente della camorra: a Macerata il presidio Libera in sua memoria

Ciro Colonna, vittima innocente della camorra: a Macerata il presidio Libera in sua memoria
di Alessandro Bottone
Venerdì 11 Dicembre 2020, 16:56
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A Ciro Colonna, giovane vittima innocente della camorra, sarà intitolato il Presidio Libera Macerata, nelle Marche. Il 19enne di Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli, fu ferito a morte il 7 giugno 2016 nel corso di un agguato nel «lotto O». A quattro anni dalla scomparsa gli attivisti di Libera intendono fare memoria della sua persona e valorizzare l'impegno dei suoi famigliari nella battaglia verso la giustizia.

Considerate le misure anti-covid la costituzione del Presidio e l'intitolazione a Ciro Colonna avverranno con un evento in diretta streaming sabato 12 dicembre alle 17 al quale parteciperà anche Mary Colonna, sorella di Ciro.

Saranno presenti gli scout dei clan 'Burrasca' e 'Allegrezza' che presenteranno i lavori realizzati nel percorso di formazione “Cosa vuol dire fare memoria?”. In diretta interverrà anche Katuscia Cassetta, assessore alla cultura e all'istruzione del Comune di Macerata che ha patrocinato l'evento.

«Dovevamo essere in presenza lì con i ragazzi ma purtroppo, a causa del periodo, non possiamo fare quest’esperienza. Mi sarebbe piaciuto essere lì di persona anche perché per tutta la famiglia è veramente un piacere e un onore che questo nuovo Presidio abbia il nome di Ciro ma sopratutto che questi ragazzi condividono il percorso di memoria di tutti i familiari e ricorderanno non solo Ciro ma tutte le vittime innocenti di camorra» afferma Mary Colonna, sorella di Ciro, che aggiunge: «Sono in contatto con Benedetta da diversi mesi, una ragazza dolcissima e simpaticissima che, insieme agli altri ragazzi, nonostante il periodo difficile, non si è scoraggiata e ha portato avanti questo progetto» spiega Mary. «Siamo contenti che sempre più ragazzi entrano a far parte di Libera: sono e saranno loro il futuro, un futuro senza mafia, un futuro libero».

«Abbiamo deciso di intitolare il presidio a Ciro perché ci siamo identificati molto in lui. Quando è successo noi volontari avevamo la sua età, gran parte del gruppo è composta da studenti universitari» afferma Benedetta Mazzieri, referente del neonato Presidio Libera Macerata. «Ciò che ci ha stupito è stato il racconto di quello che è successo dopo l'assassinio di Ciro, ovvero la reazione che il quartiere ha avuto. Vorremmo portare questa storia nelle scuole, farla conoscere a Macerata, per rendere tutti consapevoli dell'importanza della coesione che consente di contrastare concretamente la criminalità organizzata» evidenzia l'attivista, 22enne umbra che frequenta il quarto anno di Giurisprudenza all'Università di Macerata. Una scelta non casuale ma fondata sull’aspirazione a impegnarsi in prima linea contro le organizzazioni mafiose.

«Vogliamo essere "fari" che si impegnano a gettare luce su quelle condotte oscure dove si può annidare la criminalità organizzata che a Macerata è consolidata da ben trenta anni anche se non c'è piena consapevolezza da parte della cittadinanza» spiega Benedetta insistendo sull'importanza delle iniziative di sensibilizzazione dei cittadini, specie dei più giovani. «Il maceratese - evidenzia la referente del presidio Libera Macerata - è stato scosso dalla strage di Sambucheto del 1996 e poi dall’ingente sequestro di droga che avvenne nello stesso anno a San Benedetto del Tronto che permise di constatare la presenza della ‘ndrangheta nelle Marche. Oggi la relazione semestrale della DIA sottolinea la presenza di cosche ‘ndranghetiste in quattro province su cinque, compresa quella maceratese, dove sono presenti famiglie della zona di Catanzaro».

Un impegno nel nome di Ciro Colonna, come quello portato avanti dai famigliari e dagli attivisti nel quartiere Ponticelli di Napoli dove insistono una aiuola e un campetto di calcio dedicati alla sua memoria e costantemente riqualificati dai suoi amici. A Ciro Colonna è intitolato anche il centro polifunzionale dove ogni giorno vengono accolti bambini e adolescenti in una serie di attività educative e formative.

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