Ciro, in ospedale il bimbo-eroe del terremoto: piede schiacciato, trasferimento a Napoli: «Dio esiste, voglio tornare a giocare»

Ciro, in ospedale il bimbo-eroe del terremoto: piede schiacciato, trasferimento a Napoli: «Dio esiste, voglio tornare a giocare»
Mercoledì 23 Agosto 2017, 12:35 - Ultimo agg. 20:02
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«Ciro viene oggi trasferito all'ospedale Santobono di Napoli. Sono infatti necessarie indagini specialistiche a seguito dello schiacciamento del piede». Lo rende noto Giuseppe Parisi, primario di pediatria all'ospedale Rizzoli di Ischia, dove sono ricoverati i tre bambini salvati ieri dalle macerie della loro casa che li aveva intrappolati. I fratelli più piccoli di Ciro, Mattias, di 8 anni, e Pasquale, di 7 mesi, il secondo è già tornano a casa. Anche la loro madre Alessia è ancora ricoverata. Ma tutta la famiglia è salva dopo il terremoto a Ischia.

«Il mio primo pensiero quando ho rivisto la luce è stato Dio. Allora davvero esiste, ho pensato» ha detto Ciro, 11 anni, il bimbo eroe che ha salvato il fratellino nella palazzina crollata ai microfoni di Tv Luna - che ha diffuso una sintesi delle sue dichiarazioni - ha affermato: Quando ho saputo che il più piccolo dei miei fratelli stava bene mi sono fatto coraggio e ho detto: ce la devo fare». E ora sogna di tornare a giocare.

Visita anche del ministro della Difesa Roberta Pinotti nell'isola di Ischia, colpita dal terremoto dell'altroieri. L'esponente di governo si è recata in ospedale, dove ha incontrato i genitori dei tre fratellini. In particolare, Pinotti ha elogiato il coraggio del piccolo Ciro, donando una medaglia al bambino. Poi Pinotti si è spostata verso la centrale operativa e successivamente l'area di Casamicciola più colpita dal sisma.

Gli operatori sanitari del Rizzoli hanno disposto le dimissioni per 3 dei 15 feriti ricoverati a seguito del sisma del 21 agosto. Dice il direttore generale dell'Asl Napoli 2 Nord, Antonio d'Amore: «Ringrazio tutto il personale che in questi giorni ha dato il massimo in piena sinergia per garantire i servizi sanitari di emergenza e urgenza ad Ischia, pur in un momento di forte difficoltà. Primari, medici, infermieri, ausiliari, autisti, esperti dell'ufficio tecnico hanno lavorato al meglio affinché venisse garantita sempre l'assistenza ai pazienti in piena sicurezza e con grande professionalità. Siamo stati in contatto continuo con la Regione, sapendo così che l'intera rete d'emergenza regionale ci avrebbe assicurato il massimo supporto in ogni momento. Questa collaborazione regionale è il segno di un cambiamento in atto che ci sprona nel proseguire il miglioramento dell'assistenza cui stiamo puntando con determinazione».
 

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