Città della Scienza, arriva la censura
per Silvestrini: «Violato lo statuto»

Città della Scienza, arriva la censura per Silvestrini: «Violato lo statuto»
di Luigi Roano
Giovedì 19 Ottobre 2017, 10:11
3 Minuti di Lettura
Botta e risposta, colpo su colpo, corpo a corpo: ormai la Fondazione Idis-Città della Scienza è un campo di battaglia tra Assemblea dei soci, Cda e il presidente Vittorio Silvestrini, con in mezzo la Regione da dove iniziano ad arrivare segnali di nervosismo e tutti in direzione di Silvestrini, il fondatore dell’ente. Che ieri è stato messo in mora dal collegio sindacale composto dal presidente Sergio Cairone e dai membri Gaetano Cuccurullo e Salvatore Tramontano. I quali minacciano di adire addirittura alla vie legali. Uno stop a Silvestrini che arriva - non a caso - alla vigilia della convocazione fatta dallo stesso professore dell’Assemblea dei soci nella quale Silvestrini vorrebbe - a questo punto il condizionale è d’obbligo - comunicare il cambio di statuto con il quale la stessa Fondazione cambia pelle e diventerebbe una Fondazione in house della Regione. L’intervento del collegio sindacale è dirimente perché la censura a Silvestrini arriva proprio per una violazione dello statuto. Vale a dire di non essere passato per il Cda - per comunicare il cambio dello statuto.

Un passaggio regolato dallo stesso statuto: sembra uno scioglilingua, ma invece è la realtà nella quale si trova Città della Scienza. Cosa scrive il collegio? E a chi si rivolge? Allo stesso Silvestrini e ai membri del Cda Ermanno Guerra, Enrica Amaturo, Adriano Giannola e Giuseppe Pompeo Russo. Il collegio - intanto - informa che «in virtù dei poteri e doveri di ufficio demandati dallo statuto» ha convocato l’Assemblea dei soci per il 26, in prima convocazione, ed in seconda convocazione per il 27 alle 15,30. L’ordine del giorno vero e proprio è un atto d’accusa a Silvestrini molto pesante: «Informazioni del collegio sindacale sulla violazione dell’articolo 10 dello statuto addebitabile al presidente del Cda e legale rappresentante della Fondazione, mancata convocazione di un Cda così come richiesto da tre consiglieri di amministrazione in carica. In caso di mancata costituzione dell’Assemblea o di mancata adozione dei provvedimenti opportuni a sanare le riscontrate irregolarità, il collegio valuterà la sussistenza dei presupposti per la presentazione di denuncia al Tribunale».

Non è finita qui, l’ordine del giorno - nella sostanza - ripercorre le ultime disperate mosse di Silvestrini per cangiare la forma giuridica di Città della Scienza in maniera tale da averne un controllo più diretto se anche sotto l’ombrello della Regione. Ed è su questo punto che il collegio è ancora più severo: «Emerge dagli atti della società: che, per quanto riguarda le convocazioni delle Assemblee dei soci effettuate dal presidente in data 10 ottobre a mezzo telegramma, nella fattispecie, non risulta essere stata celebrata alcuna riunione del Cda in cui sia stato posto all’ordine del giorno, o comunque trattato, l’argomento inerente ad eventuali modificazioni statutarie o alla adozione di un nuovo statuto sociale, né sia stata deliberata la convocazione dell’Assemblea straordinaria per discutere e deliberare su tali punti». E ancora: «Il presidente, seppur legittimato dallo statuto in vigore ad adottare decisioni proprie del Cda per motivi di urgenza, non ha ancora convocato l’organo amministrativo per sottoporre allo stesso la necessaria ratifica delle convocazioni assembleari effettuate motu proprio». Quindi l’avvertimento a Silvestrini: «Il collegio sindacale invita il presidente a sottoporre, nel rispetto della vigente disciplina statutaria, al Cda, per la necessaria ratifica, gli atti di convocazione dell’Assemblea dei soci fissate per i giorni 19 e 20 ottobre, 13 e 14 novembre, al fine di rimuovere plausibili irregolarità dell’iter assembleare, idonee ad inficiare la validità delle deliberazioni che fossero eventualmente assunte dalla stessa Assemblea dei soci nelle riunioni convocate». Con queste premesse, sembra davvero difficile che l’Assemblea dei soci convocata da Silvestrini per domani possa effettivamente riunirsi. A quel punto nella migliore delle ipotesi quegli atti sarebbero poi inficiati dal collegio sindacale, nella peggiore i partecipanti potrebbero ritrovarsi coinvolti in un contenzioso giudiziario vidimando gli atti che presenterà Silvestrini. 


Continua a leggere su Il Mattino Digital
© RIPRODUZIONE RISERVATA