«Non abbiamo percepito gli stipendi di giugno, luglio, agosto e la quattordicesima. Queste competenze vanno ad aggiungersi ad altri arretrati "storici" non ancora risolti».
Questa la denuncia da parte del Comitato Iscritti Cgil di Città della Scienza di Napoli che ha portato l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori a deliberare lo stato di agitazione e la proclamazione dello sciopero con blocco totale delle attività dal 13 settembre.
Dopo il rinvio della cabina di regia su Bagnoli che era stata convocata per oggi, per l'assenza del ministro per la coesione territoriale e il Sud, Mara Carfagna, Città della Scienza continua ad essere una zona abbandonata e degradata: una scommessa mancata per la città di Napoli.
Il Comitato afferma che l'attuale situazione sia frutto di una gestione malsana che avrebbe accumulato debiti per 40 milioni.
«È mancato, un deciso intervento in grado di sanare in modo definitivo la mole debitoria e rilanciare seriamente Città della Scienza. Il management è sempre lo stesso, immutabile, ed anche la nuova Alta Direzione non è riuscita ad imprimere un reale cambio di passo».
Lo sciopero partirà da martedì prossimo e intanto il comitato presenta le sue richieste alle istituzioni: «chiediamo il saldo di tutte le competenze dovute, misure certe e celeri per affrontare definitivamente la situazione debitoria, interventi per rilanciare la struttura in linea con la sua mission originaria».