Clan Licciardi, tre arresti: uccisero e sciolsero nell'acido un uomo

Pista passionale dietro il delitto di Salvatore Esposito

Clan Licciardi, tre arresti: uccisero e sciolsero nell'acido un uomo
di Leandro Del Gaudio
Mercoledì 17 Maggio 2023, 07:13 - Ultimo agg. 22:43
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Ucciso e sciolto nell'acido, per motivi passionali. Sesso, tradimenti, sangue e camorra: è questo lo scenario costato la vita a Salvatore Esposito, alias Totoriello, scomparso il 27 settembre del 2013, secondo quanto emerso da una indagine dei carabinieri del Ros, sotto la guida del comandante Andrea Manti.

Questa mattina sono stati arrestati tre soggetti ritenuti legati al clan Licciardi, indagati come responsabili del delitto consumato dieci anni fa. Una sorta di cold case risolto grazie a intercettazioni e dichiarazioni messe agli atti da pentiti del clan Licciardi.

Secondo l'accusa, Esposito sarebbe stato ucciso per una relazione con una donna a sua volta legata a soggetti vicini al clan Licciardi. Movente passionale dietro l'omicidio, consumato per altro secondo una tecnica importata nel napoletano dalla mafia siciliana. Esposito venne condotto in una zona desolata di Chiaiano, tra valloni, cave di tufo abbandonate e strade impervie, per essere ammazzato con alcuni colpi di arma da fuoco.

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Successivamente il corpo dell'uomo venne sciolto nell'acido, da parte di affiliati al clan Polverino-Simioli, costola dei Nuvoletta. Una tecnica spesso usata dai Polverino, quella dell'acido, come emerso nel corso delle indagini a carico dei presunti assassini di Giulio Giaccio, ragazzo estraneo al clan ucciso e sciolto nell'acido nel 2000, per un mero errore di persona: parliamo di una strategia che i Nuvoletta appresero negli anni ottanta, precisamente nel 1984, con il quintuplice omicidio consumato a Poggiovallesana, sotto l'egida e la direzione tecnica di soggetti del calibro di Brusca e Riina, 

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