Cocaina e pistola nel ristorante: chiuso
per 60 giorni, ma i titolari si arrendono

Cocaina e pistola nel ristorante: chiuso per 60 giorni, ma i titolari si arrendono
di Dario Sautto
Martedì 2 Agosto 2022, 19:52
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Lo scorso 12 aprile il gestore Alfonso Contieri fu trovato in possesso di una pistola e oltre 6 chili di cocaina. Oggi il Questore di Napoli, su proposta dei carabinieri (Legione Campania - Compagnia di Torre Annunziata – Nucleo Operativo e Radiomobile – Sezione Operativa), ha disposto la sospensione per 60 giorni dell’attività del ristorante L'Incrocio di via Vittorio Veneto a Torre Annunziata. Ma i titolari, i figli di Contieri, annunciano la cessazione dell'attività. 

"Il locale - scrivono attraverso la pagina Facebook - era gestito da nostro padre ma non è lui l’effettivo titolare.

Ci teniamo a precisare che gli errori commessi da nostro padre sono e verranno giudicati da un giudice, ma non è giusto che ricadano su noi figli e sulla nostra famiglia totalmente estranea a questa vicenda. Da oggi un’intera famiglia e tutti i dipendenti dell’Incrocio saranno disoccupati".

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Alfonso Contieri fu arrestato nell'ambito del blitz condotto sai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata e dai finanzieri del Gruppo Operativo Antidroga della Guardia di Finanza di Napoli. Durante la perquisizione all’interno del locale, l'imprenditore fu trovato in possesso di 6,6 chilogrammi circa di cocaina, una pistola calibro 9x21 con matricola punzonata e completa di caricatore con 10 cartucce, e altre 61 cartucce, di cui 38 a salve.

Secondo gli investigatori, Contieri avrebbe utilizzato il ristorante come base logistica per lo stoccaggio di droga, mentre "la titolare non aveva adottato le misure idonee ad impedire l’impiego illecito dei locali compresi nel proprio esercizio commerciale" come scrive in una nota la Questura di Napoli.

Il provvedimento è dunque finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini. Nel primo pomeriggio di oggi, i poliziotti del commissariato di Torre Annunziata hanno notificato il provvedimento del Questore, che ha spinto i figli di Contieri a cessare definitivamente l'attività. "Siamo stati più forti della gente che mormorava, ma non è bastato". 

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