«Codice verde», allerta sottovalutata

«Codice verde», allerta sottovalutata
di Paolo Barbuto
Mercoledì 28 Febbraio 2018, 08:25
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Fa sorridere il tentativo di scaricabarile del Comune che non è stato in grado di prevenire il caos-neve. Sindaco e Assessori si sono difesi facendo riferimento a presunti errori negli avvisi della Protezione Civile regionale ma non si sono resi conto di non essere stati in grado di interpretare quelle indicazioni che, invece, erano chiare. Poco male, fortunatamente non è accaduto nulla d’irreparabile nella giornata della grande nevicata. Però sarebbe bastato dare una lettura, anche superficiale, a quei documenti, per evitare i disagi che hanno aggredito Napoli nella mattinata di ieri.
La prima punzecchiatura è giunta di buon mattino quando l’assessore Palmieri ha deciso, con grave ritardo, di chiudere le scuole della città: «Visto che, in contrasto con le indicazioni fornite ieri dal bollettino della protezione civile e seguite finora, una copiosa nevicata imbianca la città rendendo difficoltosa la circolazione, per la tutela della comunità scolastica tutta, si dispone la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado compresi i nidi». Insomma, l’assessore Palmieri spiega che quel che è accaduto è in contrasto con le indicazioni della Protezione civile.
Già nel corso della giornata di lunedì l’assessore Palmieri, con il vicesindaco Del Giudice e l’assessore alla protezione civile Borriello, avevano fatto riferimento al bollettino della Protezione civile regionale spiegando che «all’esito dell’ultima riunione in Prefettura delle ore 17 dalla quale non sono emersi ulteriori elementi di criticità sul piano della viabilità, e visto il bollettino meteorologico regionale che conferma lo stato di allerta “verde”, le scuole cittadine funzioneranno regolarmente».
Ecco, il problema sta tutto nell’interpretazione di quello stato di allerta «verde», cioè molto basso segnalato dalla protezione civile. Quel colore, il verde, appunto, sta a indicare che c’è uno stato di allerta quasi inesistente, solo che è riferito esclusivamente al fronte del rischio idrogeologico, com’è noto a chi mastica quella documentazione. Insomma, la Protezione Civile stava spiegando ai sindaci della Campania, e anche a quello di Napoli, che non c’era da preoccuparsi per possibilità di allagamenti o di frane causate dalla pioggia battente, perché quel pericolo non c’era, come in effetti non c’è stato.
E ieri, alla fine dell’allarme neve, lo stesso sindaco De Magistris ha ribadito la questione: «Quello che non ha funzionato sono state le previsioni meteo, completamente disattese dalla natura. Ieri il Comitato che si è svolto in Prefettura aveva dato indicazioni rassicuranti in base alle previsioni fornite dalla Protezione civile regionale. Si parlava di codice verde e non c’era alcun indicatore di tipo anche precauzionale affinché si prendesse qualsiasi tipo di provvedimento, se non quelli già adottati ieri sera come il versamento di sale nei luoghi complicati della città e della provincia Stamattina abbiamo verificato empiricamente che c’erano condizioni assolutamente diverse e uniche, non perché ci abbia chiamato la Protezione civile o sia arrivata qualche telefonata particolare da parte di chi è deputato a questo. Abbiamo quindi immediatamente emesso un provvedimento per invitare le persone a non uscire se non strettamente necessario e la chiusura di tutte le scuole della città». 
Paradossalmente il sindaco di Napoli, nel tentativo di difendersi, ha confermato di aver avuto, per tempo, tutte le informazioni necessarie per poter superare l’impasse, anche se, purtroppo, nessuno se n’è accorto. Dato per acquisito che il «codice verde» non aveva nulla a che fare con la nevicata ma era, correttamente, attribuito solo al basso pericolo sul fronte idrogeologico, il sindaco ha chiarito senza tema di smentita di aver avuto indicazioni per spargere sale nei luoghi «più complicati» della città e della Provincia. Ecco, sarebbe bastato seguire quella modesta indicazione, fornita con un giorno di anticipo dalla Protezione Civile, per cancellare ogni possibile disagio alla cittadinanza. 
Per rimanere sul piano burocratico che governa questi eventi bisogna far riferimento all’avviso numero 13/2018 diffuso nel pomeriggio di lunedì che sollecitava i sindaci di tutta la Campania a prendere provvedimenti per via di «Temperature in ulteriore diminuzione accompagnate da gelate persistenti anche in pianura», la raccomandazione era, appunto, quella di «predisporre la vigilanza sulle condizioni di percorribilità della rete stradale, predisponendo gli interventi necessari a contrastare la formazione di ghiaccio...». Qui sembra tutto platealmente chiaro: con un giorno di anticipo il Comune di Napoli era stato invitato a vigilare sulle condizioni di percorribilità delle strade, a procurarsi un bel po’ di sale per sciogliere il ghiaccio, insomma. In serata, sul punto, il vicesindaco Del Giudice ha precisato: «È del tutto fuori luogo la posizione della Protezione civile regionale. Il bollettino meteo diffuso nel pomeriggio di lunedì parlava chiaramente di gelate e mai di eventi nevosi». Il Comune, ha aggiunto Del Giudice, ha quindi provveduto allo spargimento di sale ma non in maniera sufficiente rispetto all’evento poi verificatosi. 
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