Colli Aminei, spunta il video: bomba piazzata dai clan

Colli Aminei, spunta il video: bomba piazzata dai clan
di Giuseppe Crimaldi
Giovedì 22 Aprile 2021, 11:00 - Ultimo agg. 23 Aprile, 08:11
3 Minuti di Lettura

Le immagini-choc riprendono il momento dell'esplosione e rappresentano una chiara prova di come siano andate, lunedì sera, le cose all'esterno del negozio di caldaie semidistrutto dal fuoco ai Colli Aminei. Fotogrammi ripresi da un sistema di videosorveglianza interno al magazzino con ogni probabilità preso di mira dal racket di una camorra sempre più vorace, aggressiva, che non risparmia nemmeno chi durante la dura prova imposta dalla pandemia tenta di sopravvivere onestamente.

A pubblicare quelle immagini, già oggetto d'indagine da parte della Squadra Mobile di Napoli, è stato ieri il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli.

Attimi e sequenze scandite prima da una forte esplosione che si sprigiona dall'esterno della saracinesca dell'esercizio commerciale, e che poi determina un violento rogo all'interno del magazzino.

Una dimostrazione ulteriore che i sospetti sulla natura dolosa del raid erano purtroppo più che fondati. 

Indagini a tutto campo, che tuttavia - come ha rivelato ieri il nostro giornale - sarebbero riconducibili ad un nuovo «cartello» criminale composto da bande che sulle estorsioni e sulla droga stanno puntando nella zona compresa tra Secondigliano, Miano, la Sanità e il Vomero-Arenella. Quadro inquietantissimo che conferma come le nuove leve criminali stiano cercando di conquistare fette di territorio cercando di imporsi con azioni anche eclatanti, com'è stata quella messa in atto in viale Colli Aminei.

Le mire espansionistiche di nuovi gruppi composti da giovani senza scrupoli e vecchi criminali, ex affiliati a cosche ormai sgominate grazie alle inchieste del pool anticamorra di Napoli (a cominciare da quelle dei Lo Russo, dei Balzano e dei Cifrone) si trasformano in aggressioni spietate sul territorio. Con azioni eclatanti, che nella perversa logica delinquenziale rappresentano un «esempio» da dare a chi si rifiuta di pagare. 

Il «pizzo» imposto a piccoli imprenditori e commercianti, spesso nemmeno denunciato dalle vittime, rappresenta una notevole fonte di guadagno per chi vuole accreditarsi come clan dominante nella zona. 

Video

Una situazione che sta destando profondo allarme tra le associazioni di categoria dei commercianti, ma che viene giustamente rilanciata anche dai rappresentanti delle istituzioni locali. A cominciare dal presidente della Terza Municipalità - Stella San Carlo Arena - Ivo Poggiani, che già dalla sera in cui si è verificato l'attentato dinamitardo ha ipotizzato l'ombra del racket e della camorra in aree finora mai interessate da violenze e intimidazioni.

Anche per questo si muovono le associazioni di categoria. A cominciare dalla rete dei rappresentanti commerciali del Vomero, che sabato mattina hanno organizzato un flash mob proprio dinanzi al negozio devastato dalla bomba carta. Alla manifestazione sarà presente anche il senatore Sandro Ruotolo, che ieri ha incontrato i titolari dell'esercizio commerciale dato alle fiamme, esprimendo loro solidarietà. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA