Colli Aminei, i palazzi vibrano: «Un terremoto continuo, il Comune faccia verifiche nel sottosuolo»

Colli Aminei, i palazzi vibrano: «Un terremoto continuo, il Comune faccia verifiche nel sottosuolo»
di Antonio Folle
Mercoledì 12 Dicembre 2018, 15:28 - Ultimo agg. 19:06
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Vibrazioni continue che, ai piani alti, somigliano a piccoli terremoti. Voragini stradali che si aprono e si chiudono ormai a cadenza fissa, lavori continui ai sottoservizi che provocano un senso di disagio ai residenti. E' la situazione dei Colli Aminei, un quartiere finito più volte al centro delle cronache per la fragilità del suo sottosuolo e che qualcuno ha ribattezzato «Crolli Aminei» proprio a causa del gran numero di cedimenti del manto stradale registrati negli ultimi anni. A destare le maggiori preoccupazioni dei residenti proprio le vibrazioni che scuotono fin dalle fondamenta i palazzi ad ogni passaggio di mezzi pesanti. Una situazione che desta ancora più preoccupazioni se si pensa che le micro scosse e il tintinnio dei lampadari si avvertono non solo ai piani superiori dei palazzi più alti ma anche a livello stradale.

I cittadini, nel giro di circa due settimane, hanno raccolto oltre 500 firme ed hanno protocollato una richiesta di verifica dello stato del sottosuolo e dei sottoservizi da parte del Comune di Napoli. Nella lettera inviata al sindaco de Magistris, all'assessore Calabrese e ai responsabili degli uffici Strade e Sicurezza Abitativa i residenti del quartiere hanno chiesto un confronto su una tematica sempre più delicata e sentita nella parte alta della città. «Chiediamo un controllo capillare sul territorio, a cominciare dal sottosuolo e dai sottoservizi - ha spiegato il consigliere della III Municipalità Gennaro Acampora - dal momento che le vibrazioni cominciano a diventare preoccupanti in tutto il quartiere. Ai Colli Aminei nel recente passato si sono aperte voragini che hanno costretto i vigili urbani a sgombrare alcuni palazzi, per questo chiediamo che questa situazione venga verificata con le dovute cautele da parte degli uffici preposti. Ogni volta che si apre una voragine, piccola o grande che sia - prosegue ancora l'esponente del parlamentino di via Lieti - si possono notare gli enormi vuoti che ci sono sotto il manto di asfalto. Manto d'asfalto che, è bene precisarlo, in alcune zone del quartiere non viene rifatto da quasi dieci anni».

La fragilità del sottosuolo della parte alta della città rappresenta una vera spina nel fianco per l'amministrazione comunale e, soprattutto per i residenti. Ai numerosi cedimenti di strade più o meno trafficate si aggiungono i disagi per le interruzioni nella fornitura idrica e il traffico che, specie in occasione di cedimenti stradali o lavori ai sottoservizi, paralizza la circolazione per ore. Il progetto del filobus che doveva snellire la circolazione veicolare nella parte alta della città sembra essere definitivamente naufragato mentre a poca distanza dai Colli Aminei - nella zona di Capodimonte - un altro gruppo di residenti sta mettendo in piedi una battaglia contro il vicino aeroporto di Napoli e le conseguenti vibrazioni causate dal continuo viavai di aerei in arrivo e in partenza dallo scalo di Capodichino. 
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