Green pass, a Napoli ritardi e file dal medico di base: «Non siamo stampanti»

Green pass, a Napoli ritardi e file dal medico di base: «Non siamo stampanti»
di Ettore Mautone
Lunedì 26 Luglio 2021, 08:30 - Ultimo agg. 18:45
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Green pass, flop per le procedure di accesso: i ritardi nell'invio delle mail da parte del ministero a chi si è vaccinato da tempo stanno mandando in tilt gli studi dei medici di famiglia e a Napoli anche in farmacia aumentano le richieste di aiuto. «Siamo subissati - avverte Luigi Sparano, che lavora nel distretto sanitario 33 (Vicaria, S. Lorenzo, Poggioreale e Piazza Nazionale) ma con un secondo studio al Vomero - è una richiesta continua tra mail e telefonate. Con 1500 assistititi, se anche solo il 20 o 30 per cento si rivolge a noi diventa una massa ingestibile». I medici di famiglia e anche i farmacisti sono l'ultima spiaggia per chi non abbia dimestichezza con i mezzi informatici. «Le richieste - continua Sparano - sono iniziate timidamente, cresciute da una settimana e negli ultimi giorni stanno diventando sempre più insistenti. Ovviamente non rientra nei nostri compiti. Ogni cittadino se in possesso di Spid (la password personale per accedere ai servizi della Pubblica amministrazione) può scaricarsi autonomamente il green pass oppure può ottenerlo direttamente dal sito del ministero dopo aver ricevuto un codice nella mail. 

La realtà è più complessa, molti cittadini non hanno ricevuto la mail dal ministero con il codice e il link e tra questi ve ne sono centinaia che non hanno ancora chiesto o ottenuto lo Spid. Molti a corto di tempo poi non hanno rinnovato la carta d'identità cartacea sostituendola con quella elettronica e così in questo gioco dell'oca degli adempimenti necessari per giungere al traguardo del Green pass c'è chi resta al punto di partenza. «Nella mia zona, a Bagnoli - aggiunge Silvestro Scotti, vicepresidente dell'Ordine -, le richieste finora sono ancora gestibili. Ad ogni modo io ho chiarito, con un cartello affisso fuori al mio studio che faccio il medico non la stampante quindi posso aiutare i paziente per un certificato di guarigione e se il tampone lo faccio io per il resto possono tutti provvedere da soli». Basta spostarsi di poco, a Soccavo, e qui lo studio di Pina Tommasielli riceve almeno una ventina di richieste al giorno relative al Green pass: «Richieste aumentate a dismisura negli ultimi due giorni - conferma - bisogna trovare soluzioni alternative». A via Crispi e nella zona di Chiaia, in questa indecifrabile mappa della alfabetizzazione informatica, i pazienti napoletani sembrano essere più autonomi come rivela Saverio Annunziata. Gli sprovveduti del web? «Non solo anziani ma anche molti giovani che devono partire per le vacanze», sottolinea Antonella Barbi che ha studio nella zona del centro di Napoli. 

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Ma come si ottiene il green pass? È rilasciato dal ministero della Salute e dovrebbe essere scaricabile dopo l'arrivo di un avviso per email (quella comunicata nei moduli compilati durante le procedure di immunizzazione) in cui è inserito un codice che aggiunto a quello della tessera sanitaria e compilati sul sito www.dgc.gov.it.

La Certificazione viene generata automaticamente dalla piattaforma nazionale-Dgc anche contestualmente alla somministrazione della prima dose ed è valida dal 15° giorno dal vaccino fino alla data della seconda dose. La certificazione definitiva, dopo la seconda dose, viene rilasciata entro 24-48 ore dalla somministrazione ed è valida per 9 mesi. In alternativa, se si è in possesso di Spid o Carta d'Identità Elettronica è possibile utilizzare l'applicazione IO o l'app Immuni. Infine si può accedere, con l'aiuto del medico o del farmacista, al fascicolo sanitario elettronico regionale. C'è poi la card regionale che contiene gli stessi dati, plastificata, simile a una carta di credito rilasciata dalla Asl di appartenenza. In Campania ne sono state consegnate 700 mila e stampate finora oltre 2,2 milioni di pezzi. A Napoli la Asl territoriale ne ha consegnate già 100 mila a particolari categorie, (forze dell'ordine, insegnanti, personale sanitario). Il sistema ha funzionato finora per convocazione presso la sede del Frullone tramite un sms sul telefono in cui sono indicati giorno e orario per il ritiro. Per la restante quota di cittadini vaccinati, da qui alle prossime settimane saranno i distretti o i Medici di medicina generale a rilasciare la carta.

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