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«La liquidità è prioritaria: ad oggi non ci sono soldi ed è importante che l’Europa faccia la sua parte. Servono gli investimenti e le infrastrutture, che sono il volano del nostro Pil. Il fisco deve assumere una veste diversa: il rinvio delle scadenze è troppo a breve termine e gli imprenditori oggi non hanno la capacità di rispondere.
Necessario rinviare le scadenze a sei mesi o anche un anno. Infine - ha concluso Moretta - l’ultima parola è l’etica, è importante che ognuno di noi si responsabilizzi guardando al futuro con ottimismo».
«Bisogna risvegliare i consumi e i comportamenti virtuosi, ripensando anche ad un fisco diverso. E’ necessaria un’opera di inclusione - ha spiegato Amedeo Manzo, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Napoli - Il rating umano è un modello acceleratore di questo processo perché facilita l’accesso al credito e dà liquidità a chi ne ha bisogno. Abbiamo proposto la sospensione delle rate anche per quei soggetti che non rientravano nel decreto: dare più liquidità alle famiglie significa darne di più anche alle imprese e spendere di più vuol dire recuperare consumi”. “I provvedimenti presi finora dal governo non sono sufficienti - ha concluso Ciro Fiola, presidente della Camera di Commercio di Napoli - Sono necessari finanziamenti a fondo perduto. Inoltre, quanto successo ci deve insegnare ad avere una maggiore autosufficienza e autonomia in alcuni settori produttivi».