Comune di Napoli, 500 no vax e rispunta l'ipotesi dello smart working

Comune di Napoli, 500 no vax e rispunta l'ipotesi dello smart working
di Paolo Barbuto
Martedì 4 Gennaio 2022, 09:00 - Ultimo agg. 17:27
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Quotidianamente all'elenco dei contagiati tra i dipendenti comunali si aggiunge un numero variabile fra le dieci e le venti unità. La diffusione del virus all'interno della macchina comunale ha già messo in allarme il sindaco che ha paventato la preoccupante ipotesi di riduzione dei servizi essenziali in caso di mancate risposte all'emergenza. Già sono in affanno Asìa e Anm a causa delle defezioni causa Covid, il disagio, però, si allarga rapidamente a tutta la macchina dell'amministrazione comunale.

Nel frattempo, su sollecitazione di tutte le sigle sindacali è stato già convocato un tavolo, per lunedì prossimo, nel quale si discuterà del ripristino dello smart working per tutti i dipendenti che possono offrire il loro servizio anche da casa.

Ma gli addetti che non possono lavorare a distanza (vigili, cimiteriali, assistenti sociali, messi comunali) lanciano un appello per avere maggiori tutele di fronte alla nuova incontrollabile esplosione della pandemia. 

Non esiste un ufficio centralizzato sull'emergenza Covid tra il personale, gli uffici comunali affrontano singolarmente le emergenze e non c'è un database nel quale confluiscono tutti i dettagli sul numero dei contagi e degli addetti in quarantena. Non esiste nemmeno un report sul numero dei dipendenti vaccinati che sono la maggioranza, ma tra gli addetti del Comune c'è anche una fortissima sacca di No vax quantificata nel dieci per cento, circa cinquecento persone, che fino ad ora è andata avanti producendo risultati dei tamponi.
«Abbiamo segnalato da tempo la necessità di rivedere le attuali modalità di rilevamento del possesso del green pass, oggi lasciate alla buona volontà del singolo servizio senza alcuna verifica o raccolta dati - tuona Agostino Anselmi, coordinatore generale delle aree funzionali della Cisl Fp - Non si è certi di chi controlla cosa, se i controlli a campione riguardano sempre lo stesso personale oppure se i non vaccinati realmente sono sottoposti alla verifica dell'avvenuta effettuazione del tampone. Nel frattempo si moltiplicano i contagi e le misure sono meno sentite e rigide».

I numeri dei contagi arrivano alla spicciolata. Ieri alla direzione cimiteri si segnalavano quattro ammalati di Covid su 30 dipendenti, dalla terza municipalità arrivava la notizia di altri due casi che si aggiungono alla lunga lista degli altri ammalati, alla settima municipalità aspettano da due giorni la sanificazione dopo la diffusione di contagi, agli uffici di piazza Dante della seconda municipalità, invece, la sanificazione c'è stata proprio ieri, con i dipendenti spostati in uffici senza computer né strumenti per lavorare.

Si verificano già difficoltà diffuse per il rilascio dei documenti, in particolare le carte di identità che in alcune municipalità sono quasi ferme. 

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Dopo l'allarme per il focolaio dentro palazzo San Giacomo, che ha colpito anche un membro dello staff del sindaco Manfredi, si solleva la questione controlli anche nella sede del consiglio comunale a via Verdi dove le verifiche per il green pass avvengono a campione e nella quale i sindacati denunciano la situazione delle aule consiliari troppo anguste nelle quali rispettare il distanziamento è impossibile.

Se a livello centralizzato manca un protocollo per la somministrazione dei tamponi a tutti i dipendenti, al comando dei vigili di via De Giaxa il comandante Ciro Esposito si è mosso autonomamente stringendo un accordo con la Asl per ottenere un camper che, nella giornata di venerdì prossimo effettuerà tamponi gratuiti a tutti i vigili e agli addetti del dipartimento sicurezza che vorranno sottoporsi al test. La formula sarà quella del drive through: i vigili arriveranno in auto e resteranno all'interno della loro vettura in attesa dei risultati del tampone. È una modalità utile ad evitare assembramenti e a tenere eventuali positivi al contagio lontani dagli altri addetti.

«Un plauso va fatto al comando della Polizia Municipale per questa iniziativa - dice Anselmi della Cisl Fp - Adesso sollecitiamo tutti i Dirigenti e, quando sarà nominato, il nuovo dirigente al Personale, di procedere sia nel ricercare accordi per effettuare tamponi molecolari, che per razionalizzare la metodolgia relativa al controllo del green pass (dati non personali ma numerici), la fornitura di mascherine e liquido igienizzante». 

Attualmente alle maestre è stata garantita la fornitura di mascherine Ffp2 mentre per tutto il resto del personale restano i dispositivi abituali, mascherine chirurgiche e sanificante. 

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