Comune di Napoli, ok al piano Anm
anti crac: caro biglietti fino a 1,30 euro

Comune di Napoli, ok al piano Anm anti crac: caro biglietti fino a 1,30 euro
di Pierluigi Frattasi
Giovedì 16 Marzo 2017, 08:40 - Ultimo agg. 21:02
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Via libera alla ricapitalizzazione di Anm. Per salvare l'azienda dei trasporti dal crac, Palazzo San Giacomo dà l'ok al trasferimento di immobili per 65 milioni di euro. Nel lungo elenco, anche la sede di via Marino, il parcheggio Brin, i depositi Stella Polare e Posillipo, con la possibilità di eventuali ulteriori integrazioni fino al raggiungimento della cifra. Tutti beni funzionali all'attività svolta da Anm, per i quali il Comune ha già ricevuto l'ok del ministero dell'Economia. Confermato l'aumento del biglietto corsa singola di Anm da un euro a 1,10 dal prossimo aprile, 1,20 nel 2018, per arrivare a 1,30 euro nel 2019. Stangata sulle tariffe delle strisce blu, che da 10 euro all'anno schizzano da un minimo di 50 euro ad un massimo di 150 euro, a seconda della fascia Isee. Nessun incremento per i redditi bassi. Il Comune, inoltre, si è impegnato a garantire il mantenimento dei trasferimenti dei corrispettivi annuali a 54 milioni di euro l'anno per i prossimi 3 anni, con l'aggiunta di un capitolo a parte per le manutenzioni straordinarie delle infrastrutture, come le stazioni del metrò, di 3 milioni l'anno. Salvi anche i premi di risultato dei dipendenti, che saranno erogati in parte già quest'anno, a valere sulle risorse provenienti dal contenzioso vinto con la Regione. L'ok della giunta de Magistris alla delibera di proposta al consiglio arriva in serata.
 
video di Maria Elefante

Ma è solo il primo passo per il salvataggio della società. L'ultima parola, infatti, spetterà al consiglio comunale che si riunirà a fine mese, probabilmente il 27 marzo. Ed è lì che si giocherà la vera partita, perché sui rincari di ticket e strisce blu i consiglieri sono pronti a dar battaglia. Subito dopo si terrà l'assemblea dei soci convocata in seduta ordinaria e straordinaria per approvare il rendiconto 2015 e la ricapitalizzazione. «Si tratta spiegano gli assessori Salvatore Palma (Bilancio) e Mario Calabrese (Mobilità) di un impegno estremamente significativo del Comune per il trasporto pubblico locale, confrontabile con quello assunto dalle altre principali città italiane». Con la delibera, la giunta prende atto del piano strategico redatto dall'Anm che porterà al risanamento entro il 2019. «Questo impegno aggiungono Palma e Calabrese - si aggiunge a quello per l'acquisto di 12 nuovi treni per la linea M1, la cui consegna è prevista per metà 2018, e all'acquisto di 70 nuovi autobus che stiamo effettuando con le risorse del Pon Metro».

Anche questi ultimi dovrebbero arrivare entro il 2018. «Mi auguro che già da subito ha affermato il sindaco Luigi de Magistris, in merito ai disagi dei trasporti di questi giorni si torni alla normalità pur nelle sofferenze che conosciamo. È stata una protesta sproporzionata e immotivata perché l'amministrazione, per quanto riguarda il livello politico, ha messo in campo un'azione importante evitando il fallimento di Anm e con la delibera mettiamo l'azienda anche nelle condizioni di innalzare la qualità del servizio. Il nostro è un impegno politico incredibile in un momento storico difficile e con i conti del Comune ancora bloccati per un commissariamento di 40 anni fa. Ci vuole senso di responsabilità da parte di tutti». L'aumento del ticket, che rimane comunque il più basso tra quelli degli altri servizi di trasporto urbano e tra i più bassi in Italia, sarà accompagnato dall'introduzione di agevolazioni tariffarie per chi acquisterà il biglietto online o con sms, avvalendosi di nuove offerte messe in campo dall'azienda, anche tramite App. L'Anm, da parte sua, si è impegnata ad avviare un'importante azione di efficientamento interno e a destinare 85 ulteriori unità di personale al recupero dell'evasione dal pagamento dei titoli di viaggio e di sosta. Si è impegnata, peraltro, ad avviare fin da subito la redazione di un piano di efficientamento e razionalizzazione delle linee di trasporto su gomma. Nessun riferimento nell'atto approvato ieri alla fusione con la Ctp, per la quale dovrà essere avviata un'altra procedura. Ma l'amministrazione ha già espresso la volontà di andare verso l'azienda unica. Dopo la rivolta degli scorsi giorni, le proteste degli autisti dei bus stanno rientrando, anche l'amministratore unico Alberto Ramaglia, per dare un segnale distensivo ha annullato il comunicato nel quale minacciava la possibilità di denunce per interruzione di pubblico servizio per i dipendenti. 
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