Ma da un recente documento di Palazzo San Giacomo - avente come oggetto la “presa d’atto della fusione per incorporazione di Equitalia Nord S.p.A., Equitalia Centro S.p.A. ed Equitalia Sud S.p.A. in Equitalia Servizi di Riscossione S.P.A.”- derivano alcuni esempi che illustrano perfettamente le difficoltà nel venire a capo di una materia così complessa. Il documento relativo alla fusione delle tre società di Equitalia contiene un allegato utile a fare il punto della situazione. «Per determinare il flusso delle probabili entrate derivanti dalle attività di riscossione - si legge nello stesso allegato - è necessario tener conto del residuo delle anticipazioni erogate, a qualsiasi titolo, da Equitalia Sud, che il Comune si obbliga a restituire. A seguito della ricognizione effettuata congiuntamente tra le parti, in data 4 aprile 2014 il Comune ha riconosciuto a suo carico un debito di 24milioni e 550mila euro quale residuo ancora dovuto delle anticipazioni sulle riscossioni.
Di tale somma, 23milioni e 346mila11euro rappresentano la quota capitale di anticipazioni non ancora rimborsate, mentre 1milione e154mila508 euro rappresentano gli interessi moratori al tasso legale sulla medesima calcolati a far data dal 9 gennaio 2012».
Le anticipazioni sulle riscossioni rappresentano, dunque, la fonte del debito di Palazzo San Giacomo nei confronti del concessionario. «Il pagamento dell’importo complessivo - prosegue lo stesso documento - avverrà mediante compensazione tra i debiti di riversamento di Equitalia Sud e quelli di rimborso del Comune, o mediante l’autorizzazione alla corresponsione diretta in favore di Equitalia Sud di un importo massimo mensile di 500mila euro, con riguardo ai riversamenti da effettuare, a qualsiasi titolo, in favore del Comune».