Comune di Napoli in rosso ma per gli affitti spese da record

Comune di Napoli in rosso ma per gli affitti spese da record
di Pierluigi Frattasi
Lunedì 9 Luglio 2018, 09:13 - Ultimo agg. 10:29
4 Minuti di Lettura
«Affitti d'oro. Il Comune continua a pagare ai privati canoni fuori mercato per l'affitto di locali da adibire a scuole, uffici e alloggi». Un problema già sollevato nel 2013 dal consigliere comunale Gaetano Troncone che oggi, però, tornando a confrontare i valori, ha rilevato che per alcuni immobili anziché risolversi la situazione sarebbe peggiorata. «In sei casi - rileva il consigliere comunale Gaetano Troncone in un dossier inviato al sindaco Luigi de Magistris e all'assessore al Patrimonio, Ciro Borriello - i costi per il Municipio sono aumentati rispetto a 5 anni fa, quando le stesse pigioni erano già più care dei prezzi massimi fissati dall'Agenzia delle Entrate e dall'Osservatorio del mercato immobiliare (Omi). E in un caso, l'immobile di Salita Miradois 39, il costo è addirittura raddoppiato».

Il report di Troncone prende in esame i dati dei fitti passivi a fine 2017. Tra quelli aumentati figurano gli appartamenti in via Oronzio Massa, il cui affitto sarebbe schizzato, secondo il dossier, «dai 271mila euro l'anno del 2013 agli attuali 297mila: 25.800 euro in più all'anno, 155mila euro sopra il tetto fissato dall'Omi già nel 2013. O di un immobile in via Vittorio Veneto a Miano, dove il Comune spende 52mila euro in più all'anno di fitto, rispetto a 5 anni fa, con un canone passato da 32mila a 84mila euro annui. Addirittura raddoppiato il canone di un immobile a Salita Miradois 39, salito dai 25mila euro del 2013 ai 55.500 euro attuali all'anno. Costi aumentati anche per l'affitto di alcuni immobili in via Raimondi, dove «si è passati da 335mila euro annui (anno 2013) a 360mila euro annui, ovvero 24mila euro in più, e 153mila euro sopra i valori Omi stimati nel 2013. Spese lievitate di circa 10mila euro all'anno in più per 4 appartamenti in via Diocleziano 660, «dove si è passati da 36.770 euro annui a 46.067 euro a fronte di una stima Omi 2013 di 28.512 euro». Più contenuti i rincari per l'affitto di alloggi in via San Giacomo, solo «8.848 euro in più all'anno: da 86.987 euro del 2013 a 95.836 euro attuali, comunque 45mila euro sopra i valori Omi». «Ancora oggi - conclude Troncone - esistono fitti decisamente fuori mercato. La questione va affrontata radicalmente, soprattutto alla luce degli impegni presi con il Governo che prevedevano la dismissione di tutti i fitti passivi a seguito del predissesto». A conti fatti, per i sei casi segnalati l'ente spende circa 150mila euro in più rispetto al 2013.

 
«Comprendo le preoccupazioni del consigliere Troncone, sempre attento a queste tematiche - commenta l'assessore Borriello - posso rassicurarlo che da più di un anno stiamo lavorando alla rinegoziazione dei contratti in essere. Con un accordo stipulato quest'anno, il fitto di via Oronzio Massa viene ridotto del 40%. In più, il proprietario si è impegnato a sostenere la manutenzione straordinaria per 3 anni. Vi trasferiremo la Napoli Servizi, che lascerà gli uffici in fitto al Centro Direzionale. Dove possibile dismetteremo gli altri fitti o li rinegozieremo».

Nel 2013 Troncone presentò al sindaco un primo dossier sui fitti passivi, che all'epoca ammontavano a circa 6 milioni all'anno. Il documento si concludeva con la richiesta di predisporre un piano di dismissione o, dove non fosse possibile, di rinegoziazione dei contratti anomali. «L'amministrazione - scrive il consigliere - si impegnò a dismettere i fitti per gli immobili di via Oronzo Costa, di piazzetta Francese, via Terracina 169-157, via Depretis 72 e di tutti gli appartamenti di via Pontenuovo 21. Tuttavia, ad oggi, solo gli immobili di via Costa e di via Pontenuovo risultano dismessi». Nonostante in 5 anni siano stati tagliati o ridotti fitti passivi per circa 2 milioni, questi continuano a pesare sulle casse dell'ente per circa 3,9 milioni all'anno. «Il tutto - sottolinea Troncone - mentre molti immobili di proprietà del Comune continuano invece a restare inutilizzati o sono occupati come il centro sociale Officina 99 a Gianturco, mentre l'ente paga 210mila euro d'affitto per la sede a fianco della IV Municipalità».

Non mancano, però, i dati positivi: «La notevole riduzione del fitto passivo della scuola di via Terracina 169 e 157, ridimensionato da 947mila euro a 254mila euro annui. Ma per quanti anni abbiamo pagato quella cifra stratosferica?». Tagliato anche il canone di via Gianturco 95, portato oggi a 29mila euro, «ma ancora fuori mercato» per Troncone. Ridotto il costo degli uffici in via Pignatelli 23: da 196mila a 84mila euro.

Infine il consigliere chiede di «valutare l'eventualità di trasferire tutti gli uffici di via Oronzio Massa, via San Giacomo, piazza Santa Maria degli Angeli, via Melisurgo, Calata San Marco, via Cervantes e piazza Francese nell'immobile comunale di piazza Dante, di 6.100 metri quadri, dove attualmente ci sono solo gli uffici della Municipalità e dell'Edilizia Privata. Trasferire gli uffici di corso Lucci che costano 455mila euro nell'inutilizzato Hotel Tiberio. Per un risparmio complessivo di 1,4 milioni annui. E convertire a uso ufficio anche la Vela di Scampia».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA