Al Comune squadra degli sgomberi
con i facchini ultrasessantenni

Al Comune squadra degli sgomberi con i facchini ultrasessantenni
di Pierluigi Frattasi
Mercoledì 21 Novembre 2018, 09:25
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A corto di personale per eseguire gli sfratti delle case e delle strutture pubbliche occupate, il Comune di Napoli recluta nove nuovi facchini, trasferendoli dai cimiteri. Dovrebbero accompagnare i vigili urbani negli sgomberi, trasportando anche a braccia mobili e masserizie dai piani alti dei palazzi. Ma sono tutti ultra sessantenni, alcuni prossimi alla pensione, altri con acciacchi. Il più giovane ha 61 anni, il più anziano ne compirà 66 a fine mese. Le «nuove leve» andranno a rimpinguare l'organico della 19esima Corvèe di via Acton, l'ufficio comunale che si occupa dei traslochi in tutta la città, che oggi conta solo 7 trasportatori. Considerata «l'esiguità di personale interno idoneo è scritto nell'ordine di servizio - e la recente assegnazione ai cimiteri di 9 custodi di NapoliServizi», i dipendenti cimiteriali sono spostati al servizio sfratti per occuparsi «delle attività di sgombero, trasloco e movimentazione di materiale in occasione di eventi (transenne, sedie, tavoli)». Nel nuovo ufficio troveranno circa 1.500 pratiche pendenti per sfratti e sgomberi. Il Comune al momento riesce ad eseguirne appena una ventina all'anno, limitandosi per lo più a quelli coatti ordinati dalla Procura.

I sindacati attaccano: «Non solo si depotenziano i cimiteri afferma Agostino Anselmi (Fp-Cisl) ma si trasferiscono al servizio sfratti dipendenti anziani e con patologie, che non possono svolgere mansioni pesanti e, invece, saranno chiamati a fare, visto che il Comune non ha scale meccaniche e carrelli elevatori. Perché, poi, si esternalizzano i cimiteri affidando la custodia alla NapoliServizi con un aumento di spesa, visto che il Comune dovrà pagare questi custodi che hanno un costo superiore? Perché non si mandano a fare gli sfratti direttamente gli operai della NapoliServizi, che sono più giovani e hanno le competenze? Secondo il Comune, dei dipendenti di 65 anni dovrebbero caricarsi lavatrici e frigoriferi in spalla, portandoli magari anche per 7-8 piani? Dei trasferiti solo due sono di categoria A, gli altri sono profili superiori».
 
«Purtroppo replica il vicesindaco Enrico Panini, che ha la delega al Lavoro in Comune è molto difficile trovare dipendenti con meno di 60 anni e col profilo giusto. I neo-assunti sono tutti nei profili alti. Quel servizio è molto importante, non fa solo sfratti giudiziari, ma anche allestimento eventi. Dovevamo colmare un'emergenza di vuoto di organico. In quell'ufficio l'età media è già quella e ciò nonostante fa un lavoro straordinario. Comunque, ognuno sarà chiamato a fare in base alle proprie condizioni. Non potevamo usare direttamente la NapoliServizi per gli sfratti, perché non ha compiti di protezione civile, mentre invece può essere adoperata per la custodia dei cimiteri. Affidare un servizio a una propria partecipata non significa esternalizzare». Un vertice in Comune con la Cisl Fp e il Csa è previsto domani pomeriggio, ma i rappresentanti dei lavoratori hanno già annunciato presidi di protesta negli uffici di via Pavia, contro qualsiasi ipotesi di smantellamento dei servizi cimiteriali comunali.
I TRASFERIMENTI
Il servizio sfratti del Comune ha pochissimo personale. L'ultima nota è del 22 ottobre scorso. «In più occasioni scrive il dirigente è stata evidenziata la carenza di risorse in forza alla 19esima Corvée da impegnare nelle operazioni di sgombero e trascloco, anche in occasione delle demolizioni ordinate dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli». Ma la risposta del Municipio è arrivata a sorpresa e, secondo i sindacati, «senza la dovuta concertazione». Con un ordine di servizio in vigore da sabato mattina, il Direttore Centrale del Patrimonio ha disposto il trasferimento ad horas dei 9 dipententi cimiteriali al servizio Autoparchi e Supporto Tecnico-Logistico, sostituiti sui camposanti da altrettanti custodi provenienti dalla NapoliServizi. «Ma la comunicazione del trasferimento conclude Anselmi è arrivata dopo che i dipendenti avevano marcato il tesserino al cimitero. Alle 8,30 sono stati messi in libertà per essere trasferiti al servizio autoparchi dove avrebbero dovuto firmare l'uscita. Il problema è che quell'ufficio il sabato è chiuso».
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