Concorsi truccati all'Università, Amatucci: non ci sono cordate

Concorsi truccati all'Università, Amatucci: non ci sono cordate
di Viviana Lanza
Sabato 30 Settembre 2017, 08:59
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Ha risposto a tutte le domande del giudice, ha fornito spiegazioni e consegnato documenti per aggiungere fatti alle parole. Ieri è stato il giorno della difesa per Fabrizio Amatucci, il docente della Federico II da lunedì agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta fiorentina su presunte irregolarità nel concorso per l'abilitazione all'insegnamento di diritto tributario. E' stato il giorno dell'interrogatorio di garanzia, l'occasione per replicare alle accuse e dare una chiave di lettura diversa degli episodi finiti al centro delle indagini. All'esito dell'interrogatorio il gip ha attenuato la misura cautelare consentendo all'indagato colloqui anche con familiari non conviventi. Per la difesa è un primo segnale di apertura, il prossimo step sarà il ricorso al Tribunale del Riesame.

Amatucci, tramite i suoi legali, si è detto soddisfatto dell'interrogatorio, teneva a raccontare la sua verità e a chiarire ogni cosa respingendo l'accusa di corruzione ipotizzata dalla Procura di Firenze. Assistito dagli avvocati Vincenzo Maiello e Marcello D'Ascia, il tributarista ha spiegato il suo ruolo nelle commissioni e il criterio utilizzato per la valutazione dei candidati. Nessun interesse personale, professionale o di gruppo: «Ho agito con correttezza» ha ribadito il professor Amatucci consegnando al giudice documenti a supporto della sua difesa, come quelli per attestare che il rapporto tra una delle candidate sospettate di essere state favorite e lo studio del padre del tributarista era cessato da sei anni o i documenti per smontare l'ipotesi di un conflitto di interessi quando si trattò di valutare l'idoneità di una sua allieva e di concorrenti sui quali il docente espresse giudizi non positivi, o ancora per evidenziare che una sua allieva non superò il concorso anche in una tornata successiva e dimostrare di non aver acquisito, nel concorso incriminato, alcun credito nei confronti delle scuole.

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