Caso Consip, i procuratori di Napoli
quattro ore davanti al Csm

Caso Consip, i procuratori di Napoli quattro ore davanti al Csm
di Marilù Musto
Martedì 25 Luglio 2017, 09:42
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Dalla nota dal sapore burocratico a evitare «sovraesposizione mediatica» dei pubblici ministeri firmata da Nunzio Fragliasso, alle presunte anomalie di funzionamento della macchina investigativa nell'inchiesta curata dal pm Henry John Woodcock, fino alle modalità e i tempi di comunicazione al Csm dell'iscrizione nel registro degli indagati del giudice Rosa D'Angiolella, giudice al tribunale di Milano e amica di Alfredo Romeo, l'imprenditore accusato di corruzione nell'inchiesta Consip.

Per oltre due ore - dalle 15 e 30 alle 18 - il procuratore generale di Napoli, Luigi Riello, è stato ascoltato dalla prima commissione del Csm - che si occupa di incompatibilità ambientali dei magistrati - sulla fuga di notizie del caso Consip, su quelle anomalie riscontrate e comunicate al Csm. Per circa un'ora e mezza, invece, è stato sentito il procuratore facente funzioni Fragliasso. E forse il tempo trascorso nell'aula di palazzo dei marescialli è stato anche insufficiente a dire la caratura, il tessuto, la qualità del «pasticcio» investigativo che ha coinvolto il padre di Matteo Renzi, un pubblico ministero, un capitano dei carabinieri e pure i giornalisti. Il tutto si lega assieme attraverso un unico argomento-principe analizzato dal Csm: il ritardo della comunicazione dell'iscrizione di D'Angiolella. L'argomento può avviare la pratica per l'incompatibilità di Woodcock in Procura a Napoli? Un nodo che non si scioglie facilmente, ma per ora ciò che si è detto ieri in aula di fronte ai membri della prima commissione resta nascosto, secretato. Ciò che spunta fuori dalle mura del Csm è solo un comunicato: «Si è trattata di lunga audizione durata l'intero pomeriggio - si legge - in cui sono state ripercorse tutte le tappe riguardanti l'indagine Consip e i comportamenti tenuti dai sostituti titolari delle indagini. La I Commissione, presieduta dal consigliere laico Giuseppe Fanfani, entro questa settimana deciderà il programma dei lavori per la ripresa dopo la sospensione feriale». Audizioni di mezza estate. Poi tutti al mare, insomma.

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