Contrabbando di «bionde» a Napoli,
sequestro di beni per 850mila euro

Contrabbando di «bionde» a Napoli, sequestro di beni per 850mila euro
Venerdì 7 Giugno 2019, 11:29
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Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, su delega del Tribunale di Napoli - Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro di beni immobili, dal valore di circa 850.000 euro, ai sensi del D. Lgs. nr. 159/2011, c.d. “Codice Antimafia”, secondo cui nei confronti di soggetti gravati da specifici precedenti penali, in presenza di determinati presupposti, possano essere applicate misure di prevenzione patrimoniale. In particolare, i finanzieri della dipendente Compagnia di Pozzuoli, in seguito allo svolgimento di accertamenti patrimoniali d’iniziativa, hanno individuato un consistente patrimonio immobiliare, intestato a moglie e figli, accumulato nel tempo da un contrabbandiere 39enne di Quarto, acquisito con denaro di dubbia provenienza.

Gli operanti hanno constatato che, dal 2007 e sino all’anno in corso, il proposto alla misura di prevenzione patrimoniale non ha mai cessato di svolgere l’attività delittuosa del contrabbando di t.l.e., collezionando una serie di condanne presso la Procura della Repubblica di Napoli. La sistematicità e la reiterazione delle condotte illecite hanno consentito di affermare che il pregiudicato, abbia vissuto, con il suo nucleo familiare, grazie ai proventi assicurati dall’attività lavorativa illegale, visto che non risultavano percettori di redditi dichiarati. Il già citato “Codice Antimafia”, infatti, prevede la possibilità, in presenza della c.d. “pericolosità sociale”, di procedere al sequestro dei beni dei quali la persona nei cui confronti è iniziato il procedimento risulti poter disporre, direttamente o indirettamente, quando il loro valore risulti sproporzionato al reddito dichiarato o all'attività economica svolta ovvero quando, sulla base di sufficienti indizi, si abbia motivo di ritenere che gli stessi siano il frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego.

Tale istituto si pone quale utile strumento per intercettare i proventi delle condotte illecite poste in essere, anche qualora queste ultime non dovessero essere accertate a causa della loro complessità. L’attività di servizio testimonia il costante impegno profuso ed il fondamentale ruolo istituzionale svolto dalla Guardia di Finanza di Napoli non solo nel campo della repressione degli illeciti, ma anche nell’attività di prevenzione degli stessi, con particolare riguardo alla lotta ai patrimoni illecitamente accumulati, che corrodono le fondamenta della lecita convivenza, per la salvaguardia dei diritti fondamentali ed inalienabili dei cittadini e dei lavoratori, salvaguardando il rispetto delle regole e della legalità.
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