In gran parte dei casi, i natanti destinatari del prodotto petrolifero non risultavano essere ormeggiati in porto e il gasolio veniva movimentato in contrabbando con la collaborazione di vari autotrasportatori verso impianti di stoccaggio nazionali.È stato accertato un mancato introito erariale, negli anni tra il 2011 e il 2014, che ammonta in totale a oltre 20 milioni di euro.
I sequestri effettuati dai finanzieri hanno ad oggetto una consistente parte dei profitti illeciti, per un importo di oltre 9 milioni di euro. Sono stati sequestrati inoltre attrezzature, automezzi aziendali e tutti gli altri beni utilizzati per un valore di circa 50 milioni di euro.