Follia e incoscienza, musica, alcol e spinelli. In pieno lockdown avevano organizzato un rave party nel cuore del centro storico, e poco prima dell'alba di domenica la polizia è stata costretta a intervenire per disperdere un centinaio di giovani che avevano trasformato un appartamento preso in affitto in discoteca. Finale amarissimo: all'arrivo delle Volanti, nel fuggi fuggi generale, alcuni ragazzi hanno affrontato e colpito anche due agenti costretti poi a farsi medicare in ospedale. Bilancio: due arresti e 41 identificati e sanzionati per violazione delle norme anti Covid.
Gli organizzatori dell'«evento» avevano pensato a tutto.
Ma al netto di questo folle episodio, le giornate di domenica e lunedì hanno visto prevalere il senso di responsabilità dei napoletani e, con esso, il capillare piano di controllo del territorio che era stato disposto nei giorni scorsi dalla Prefettura. E se a Pasqua si può tirare in ballo l'attenuante della brutta e fredda giornata, ieri - con un cielo azzurro, il sole e temperature dolci - tutto è filato liscio in città. Parchi e giardini pubblici chiusi. Intorno a mezzogiorno i carabinieri sono stati costretti ad intervenire per gli assembramenti venutisi a creare in piazza del Plebiscito, convincendo i gruppi a distanziarsi. Non si sono verificati invece problemi particolari nell'area cruciale del lungomare, tradizionale meta delle passeggiate primaverili: i controlli delle forze dell'ordine, con transenne per filtrare il passaggio dei soli residenti, hanno impedito che si creassero affollamenti. Bloccate anche le vie di accesso a spiagge e scogliere, altri luoghi di potenziale criticità.
Imponente il dispositivo messo in campo per evitare assembramenti. La polizia municipale ha presidiato con successo i varchi verso le discese a mare: spettacolo inedito e surreale, da Riva Fiorita alle spiagge che costeggiano via Posillipo e le scogliere deserte. Via Partenope e tutto il lungomare si presentava ieri con i ristoranti, i bar e le pizzerie chiuse. Nonostante tutto i soli carabinieri ieri hanno elevato 106 sanzioni.
Controlli anche garantiti dai militari dell'Esercito, da Largo Sermoneta ai più importanti incroci del centro storico. Decine di pattuglie di carabinieri e polizia ovunque. In azione anche la Stradale, che ha presidiato gli snodi di Tangenziale e autostrade. da Capodichino si sono sollevati poi gli elicotteri della Polizia di Stato, dei carabinieri e della Guardia di Finanza, che fino al tramonto hanno pattugliato dal cielo tutta l'area metropolitana, pronti a segnalare criticità. Molti i controlli anche in mare da parte delle motovedette.