Monachelle, sgomberato l'ex convitto: «Persone in strada come fossero scarti»

Monachelle, sgomberato l'ex convitto: «Persone in strada come fossero scarti»
di Pasquale Guardascione
Sabato 29 Agosto 2020, 12:00
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Si concluderanno nei prossimi giorni le operazioni di bonifica, sanificazione e, infine, tompagnatura dell'immobile dell'ex Convitto della Monachelle ad Arco Felice oggetto dello sgombero giovedì scorso. Ma, intanto, scoppia la polemica relativa al fatto che alcuni dei 35 senza fissa dimora che prima occupavano l'immobile hanno passato la notte tra giovedì e venerdì a dormire, avvolti in coperte e lenzuola, nei giardinetti di via Annecchino. «Non è accettabile - dichiara Raffaele Postiglione, consigliere d'opposizione di Pozzuoli Ora! -. Uno sgombero che ha visto un notevole spiegamento di forze dell'ordine, a tratti ingiustificato, ma che non ha tenuto conto delle persone. Si è pensato alle cose e non alle persone. Quelle persone che sarebbero dovute essere destinatarie di un aiuto assicurato a chiacchiere, un sostegno dovuto e mancato da parte delle istituzioni che ne hanno l'obbligo. Da due mesi abbiamo invitato l'amministrazione alla massima attenzione alle fragilità e ai disagi. Quando l'altra sera sono passato e ho visto quelle persone dormire li mi sono indignato».

Sulla questione però sono intervenuti anche Diego Civitillo, presidente della X Municipalità del comune di Napoli; Costanza Boccardi, assessore alle politiche sociali sempre della X Municipalità, e Gianni Grilli, assessore ai beni comuni della X Municipalità. Hanno inviato una lettera congiunta al Prefetto di Napoli, alla Città Metropolitana, nonché alla giunta e ai sindaci dei comuni di Napoli e Pozzuoli. «Giovedì all'atto dello sgombero il sostegno sociale e sanitario promesso non si è concretizzato e la comunità dei senza fissa dimora è stata completamente abbandonata - hanno scritto i tre - abbiamo richiesto l'immediato intervento per garantire adeguate risposte ed evitare che questa persone tornino a vivere per strada. Per la contiguità territoriale molte persone della nostra comunità vivono le realtà di sostegno sociale della X Municipalità, quindi, pur non essendo entro i confini del nostro territorio non possiamo far finta che queste persone non esistano».

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Il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, ha respinto le critiche. La polemica strumentale non poteva mancare neanche in una situazione come questa - dichiara il primo cittadino -. Strano che nessuno abbia alzato la voce per dire in che circostanza di pericolo e di alcuna igiene vivessero delle persone all'interno delle Monachelle. Abbiamo trovato cumuli di immondizia. Questo era dignitoso? Era sicuro? In un edificio pericolante, al cui interno sono state rinvenute diverse persone senza vita. Una struttura fatiscente trasformata in altro per necessità. All'arrivo delle forze dell'ordine, e già dai giorni precedenti, non abbiamo trovato più nessun abitante senza fissa dimora in questi spazi. Ora circolano foto di persone che dormono nelle aiuole, che potrebbero non essere le stesse che erano lì dentro. Ad ogni modo i nostri servizi sociali e la Croce Rossa hanno già attivato, nei limiti delle loro possibilità, tutta la rete di identificazione ed aiuti. Servizi che sul nostro territorio hanno un'attenzione verso le fasce più deboli di cui vado fiero». È un fiume in piena il sindaco di Pozzuoli. «Mi fa sorridere la lettera ricevuta dalla X Municipalità di Napoli ha aggiunto il primo cittadino in cui mi viene chiesto di allestire tende della Protezione civile per ospitare i senzatetto, neanche fossimo in un'emergenza post terremoto».

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