Coprifuoco a Napoli con la movida fuori controllo: blitz di vigili e polizia per sgomberare i baretti

Coprifuoco a Napoli con la movida fuori controllo: blitz di vigili e polizia per sgomberare i baretti
di Paolo Barbuto
Lunedì 3 Maggio 2021, 08:30 - Ultimo agg. 7 Maggio, 10:36
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Sabato sera il popolo della movida dei baretti non aveva nessuna voglia di andar via dalle strade di Chiaia: locali chiusi in concomitanza con l'avvio del coprifuoco ma ressa immobile al centro della strada, incurante delle regole. Così per evitare scontri frontali e possibili tensioni, le forze dell'ordine hanno adottato una tattica empirica: hanno messo le auto in colonna e hanno iniziato a percorrere tutte le stradine della movida di Chiaia con gli altoparlanti in funzione e un invito deciso a sgomberare l'area perché la violazione dell'orario del coprifuoco era palese.

Il risultato, alla fine, è stato raggiunto: il popolo dei baretti è stato spinto fuori dalle stradine, ma la preoccupazione per quel che è accaduto nel week end del primo maggio è altissima.

Nel quadrilatero dei baretti le regole su mascherina e distanziamento non sono esistite e la paura grande è che possano verificarsi catastrofiche conseguenze sulla diffusione dell'epidemia. 

Nessuna violazione da parte dei locali, rispettano le norme al dettaglio e chiudono al momento del coprifuoco: sono stati registrati lievissimi ritardi dell'ordine di cinque minuti, quindi da considerare irrilevanti. La vera questione riguarda i clienti che, in particolare con l'avvento del fine settimana del primo maggio, hanno deciso di riprendersi gli spazi e le vecchie abitudini ad ogni costo, anche a rischio della loro stessa salute. Questo significa che hanno completamente abbandonato ogni forma di tutela personale eliminando (nella maggior parte dei casi) le mascherine e dimenticando, nella totalità dei casi, la regola del distanziamento.

È una palese sfida alle norme con la certezza, quasi aritmetica, che non arriveranno sanzioni perché le forze di controllo, che presidiano con attenzione le strade, quando intervengono lo fanno chiedendo di tornare al rispetto delle norme e non immediatamente con l'applicazione delle severissime sanzioni. 

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In campo sono scesi gli abitanti delle strade che hanno rilevato la plateale violazione delle norme di sicurezza sanitaria in quei luoghi, e hanno chiesto specifici interventi a Prefetto, Questore e sindaco di Napoli: ieri mattina è partita una lettera ufficiale dal comitato Chiaia viva e vivibile, nella quale si chiedono interventi rigorosi per garantire il rispetto di ogni dettame delle regole anti diffusione del virus. La questione non è banalmente di ricerca del rigore (che, comunque, avrebbe piena ragione d'essere); in questo caso c'è anche una necessità di vivibilità: «Se date un'occhiata alle fotografie diffuse sui social negli ultimi giorni - spiega con enfasi Caterina Rodinò, leader del comitato Chiaia viva e vivibile - vi renderete conto che, oltre agli assembramenti, c'è stata anche l'assoluta mancanza del rispetto di indossare la mascherina: adesso pensate che noi, quando usciamo dai nostri portoni, andiamo a scontrarci con un muro umano di persone accalcate e senza mascherine. Perché dobbiamo inoltrarci in un mondo che potrebbe portarci pericolo e contagi? Perché non dobbiamo avere diritto al rispetto della nostra salute?».

La battaglia del comitato di residenti, che da sempre contrasta la mancanza di rispetto delle regole nell'area dei baretti, adesso ha nuovi connotati. Non più la sacrosante richiesta di poter dormire di notte o di poter rientrare liberamente in casa (questioni annose ma legate al mondo prima del Covid), ora la battaglia è differente e non si limita al rispetto degli spazi e degli orari di riposo: la vicenda finisce sul tema della pandemia e diventa estremamente più seria «perciò chiediamo ascolto - si sfoga Rodinò - pretendiamo di poter tutelare, almeno, la nostra salute». 

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