Coprifuoco in Campania, subito la firma e arriva l'ok da Speranza e da Conte

Coprifuoco in Campania, subito la firma e arriva l'ok da Speranza e da Conte
di Adolfo Pappalardo
Mercoledì 21 Ottobre 2020, 23:20 - Ultimo agg. 22 Ottobre, 10:46
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È già pronta l’ordinanza della Regione e da ieri c’è anche l’ok del ministero della Salute (che formalizzerà oggi): da domani sera scatterà il coprifuoco in Campania dalle 23 alle 5 come chiesto da De Luca la notte scorsa. Lo stesso premier Giuseppe Conte ieri in Senato lo da per cosa fatta: «Dopo Lombardia e Campania non possiamo escludere “misure restrittive” in altre regioni», spiega. Addio quindi a mobilità ed uscite serali. Ma la Campania stavolta è in buona compagnia: ieri il provvedimento è stato adottato in Lombardia e dovrebbe arrivare anche nel Lazio mentre nel Piemonte si sta valutando. Mentre è già ufficiale il divieto, in Campania, della mobilità tra province che parte dalle 23 di domani. Colpa dei numeri dei contagi Covid. Un po’ ovunque in Italia ma con punte ormai preoccupanti in Lombardia e Campania che rimangono attenzionate speciali. 

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I DATI
Anzitutto gli ultimi numeri che raccontano in una fotografia nitida l’evolversi del contagio, con un forte scatto in avanti.

L’ultimo bollettino, ormai di guerra, ieri segnala 1.760 nuovi casi rispetto ai 1.312 del giorno precedente su 13.878 tamponi (erano 10.205 nelle 24 ore precedenti) mentre i morti salgono a 11 (deceduti tra il 17 ed il 20 ottobre ma conteggiati solo ieri). Anche stavolta gli asintomatici sono la prevalenza (1661 contro 99) ma il risultato finale non cambia perché il totale dei positivi in Campania dall’inizio dell’emergenza è ora di 30.484 mentre si sale a un totale di 545 vittime. Unica nota positiva sono i guariti del giorno (106) mentre sul fronte del report dei posti letto ne sono occupati 85 su 227 in intensiva e 996 su 1100 in degenza. 

LE RESTRIZIONI
In attesa della nuova ordinanza di oggi del governatore De Luca che farà scattare il coprifuoco da domani sera, ci sono, sempre dalla stessa data, già restrizioni pesanti. Ma quelle future mettono i brividi. Ieri al ministero della Salute sono stati impegnati a dare l’ok ufficiale (con firma congiunta del Ministro Speranza e del governatore della Lombardia) allo stop alla mobilità nella regione guidata da Attilio Fontana ma c’è già l’intesa (l’ufficialità sarà oggi) alla richiesta avanzata da De Luca. Ovvero divieto della mobilità notturna dalle 23 alle 5 del mattino successivo se non per improrogabili motivi d’urgenza. Un passo scontato in Campania se dalle 23 di di domani saracinesche giù anche per ristoranti, bar e pub sino alle 5 del mattino. A cui si aggiungerà quasi sicuramente dalle 24 il divieto assoluto alla mobilità. Ma da domani, è già ufficiale, «è fatto divieto di spostamenti dalla provincia di residenza o domicilio abituale verso altre province della Campania». 
Saranno consentiti solo gli spostamenti connessi ad esigenze, la cui ricorrenza andrà autocertificata sotto personale responsabilità. I motivi accettati sono «salute; comprovati motivi di lavoro; comprovati motivi di natura familiare; motivi scolastici e/o afferenti ad attività formative e/o socio-assistenziali e altri motivi di urgente necessità. È in ogni caso consentito il rientro presso la propria residenza o domicilio abituale». 

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COSA CAMBIA
Anzitutto ritorna l’autocerticazione per gli spostamenti di necessità ma non ci sarà un modello precompilato come l’abbiamo conosciuto nei giorni tremendi del marzo scorso. Per gli spostamenti autorizzati con le motivazioni espresse i cittadini dovranno prendere un foglio e scrivere l’autocertificazione da soli, mettendo i propri dati anagrafici e la motivazione dello spostamento in quella data, fanno sapere dalla Regione. E scordatevi da questo week end le seconde case se sono in altre province della Campania. Tanto per capirci un napoletano potrà raggiungere la seconda casa di Roccaraso ma non quella al mare del Cilento per passare il fine settimana. Perché l’ordinanza non ha alcun effetto per gli spostamenti da e verso altre regioni. Quindi se da Napoli o Salerno si vuole andare a Roma si potrà farlo, anche se questo vuol dire attraversare la provincia di Caserta. Lo stesso vale per un milanese che volesse andare a Positano, attraversando la provincia di Napoli. 
Ordinanza al momento valida fino al 30 ottobre ma probabilmente verrà prolungata, in particolare perché la scadenza coincide con le festività del 2 novembre. E per il lungo ponte dei morti non è escluso che la Regione possa emanare altre e più pesanti restrizioni. Sempre che non sia direttamente il governo ad attuarle per evitare lo spostamento in massa tra le regioni. 

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