Coronavirus, doccia gelata nel Napoletano: 17enne positivo, amici in isolamento

Coronavirus, doccia gelata nel Napoletano: 17enne positivo, amici in isolamento
di Francesco De Sio
Domenica 7 Giugno 2020, 09:47
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Il Covid riprende la sua marcia a San Giorgio a Cremano. Il tampone positivo numero 50 nel comune alle porte di Napoli è quello di un 17enne di via Botteghelle, il più giovane in assoluto in città dall'inizio della pandemia. Finora erano stati solo due gli «under 30» risultati infetti: la figlia da poco maggiorenne di un'infermiera contagiata e un giovane di 24 anni, il cui padre aveva già contratto il virus. Anche nell'episodio di ieri il sospetto delle autorità sanitarie riguarda una trasmissione a carattere familiare dell'agente patogeno. Da quanto filtra tra i residenti, infatti, un parente stretto del giovane presentava ad aprile sintomi riconducibili al Coronavirus. Nel suo caso il tampone, probabilmente eseguito con qualche giorno di ritardo visto il periodo di massima emergenza, diede però esito negativo. Il 17enne si trova ora in quarantena domiciliare, fortunatamente senza sintomi evidenti, come era già accaduto ai suoi due «predecessori». Assieme a lui in regime di isolamento preventivo anche una decina di coetanei, tutti individuati ieri ricostruendo gli ultimi movimenti del ragazzo.

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I CONTROLLI
Una batosta per la comunità arrivata per giunta nel momento peggiore, in pieno weekend e al termine di un periodo di rilassatezza generale che potrebbe presto presentare il conto. Le preoccupazioni riguardano infatti i contatti indiretti del giovane delle ultime settimane: non aiutano di certo i numerosi assembramenti da movida locale segnalati in questi giorni tra San Giorgio e Portici, con la città della Reggia a fare da ritrovo per i teenager del circondario soprattutto nella zona portuale del Granatello. Nemmeno gli attenti controlli degli agenti della polizia municipale hanno infatti garantito l'osservanza delle disposizioni regionali, tra cui soprattutto l'utilizzo della mascherina e il distanziamento personale di almeno un metro. Circostanze che, unite alla riapertura dei bar e locali serali, accrescono l'apprensione dei cittadini per la formazione di assembramenti incontrollati nell'area con la densità demografica più alta d'Italia. In linea con le previsioni degli esperti, la circolazione del Coronavirus potrebbe trovare presto terreno fertile negli adolescenti, liberi dai vincoli scolastici e desiderosi di godersi l'arrivo della bella stagione dopo mesi di reclusione forzata. In attesa dell'immunità appare quanto mai necessaria una strategia di esami a tappeto utile all'individuazione degli asintomatici, fino a oggi lasciati liberi di circolare. E se da una parte il caldo estivo potrebbe rappresentare un prezioso alleato nella lotta alla trasmissibilità del Covid-19, dall'altro è comunque lecito attendersi che l'allungarsi delle giornate riverserà sempre più persone fuori dalle case. La palla passa perciò alle istituzioni, chiamate a riflettere su eventuali nuove restrizioni alla movida selvaggia. Il sindaco Giorgio Zinno non ha nascosto la sua preoccupazione: «Ovviamente deve essere garantita la massima riservatezza al soggetto positivo - premette -. Continua tuttavia a permanere una forte apprensione nei confronti dei giovani che, pur comprendendo perfettamente il problema, non se ne curano». L'appello è quindi rivolto direttamente a mamme e papà: «Esorto i genitori a spiegare ancora una volta e meglio ai loro figli i possibili effetti di comportamenti sconsiderati.

Una loro eventuale positività - conclude amaramente il primo cittadino - metterebbe a rischio intere famiglie e finirebbe inevitabilmente per ripercuotersi sui soggetti più deboli».

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