Coronavirus a Capri, Pasqua lockdown
la piazzetta deserta, il mare luccica

Coronavirus a Capri, Pasqua lockdown la piazzetta deserta, il mare luccica
di AnnaChiara Della Corte
Lunedì 13 Aprile 2020, 16:03
3 Minuti di Lettura

Una Capri surreale quella di queste festività pasquali: nessuna coda al porto, la Piazzetta vuota, dal silenzio rimbombante, battenti chiusi ovunque.
E intanto la primavera è in fiore, si scatena con colori e profumi inebrianti.
Tra i primi segnali tangibili dell' "eccezionalità" di questa Pasqua, i nostri litorali splendono incontaminati alla luce del sole, tingendosi  di un verde e di un azzurro abbaglianti. Luccichii e colori che ci fanno sognare il giorno in cui potremo raggiungere le amate spiagge e il mare dell'isola. 
Non l'aveva mai visto così cristallino neanche Gemma Rocchi, titolare del lido le Ondine, a Marina Grande, tra i più longevi dell'isola, datato 1912, e del Ristorante che porta il suo nome e quello della nonna, decana della ristorazione caprese del secolo scorso. Qui ogni estate parte la mitica maratona del golfo, la Capri-Napoli. 
" Proprio ora che noi tutti siamo chiusi in casa,  la natura sembra tirare un sospiro di sollievo e prendersi una bella rivincita." Un riso amaro quello di Gemma, che di questi tempi era solita accogliere i prima vacanzieri che approdavano sull'isola, e che proprio un anno fa aveva scelto, per prima, di far diventare  il suo stabilimento "plastic free".
 

 

In una fase in cui non riusciamo neanche ad immaginare la ripresa economica, è la risposta ambientale a spingerci ad alcune riflessioni su come concepire uno sviluppo sostenibile ed una velocità diversa per il turismo.
"Il Covid-19, come molti altri virus,  proviene dalla rottura di equilibri ecosistemici, dalla convivenza dell'uomo con animali selvatici." Ci ricorda Nabil Pulita, portavoce di Legambiente Capri. " La probabilità che una nuova malattia contagiosa si diffonda, insomma, dipende anche dal modo in cui l’umanità interagisce con la natura.  D'altronde viviamo in un ambiente chiuso. 
A voler far tesoro da quanto di terribile sta accadendo, si impone dunque la necessità di ridisegnare un nuovo rapporto con tutto ciò che ci sta attorno.  
"La bolla di consumi nella quale vivevamo fino a qualche settimana fa non era più insostenibile" prosegue Pulita: " Ci troviamo di fronte ad un vero rallentamento del Pianeta, che metterà in atto una rivoluzione. Del resto, le rivoluzioni avvengono sempre dopo grandi calamità, quando per tutti scarseggia il benessere. In questo anche l'imprenditoria dovrà adeguarsi e cogliere questa sfida. Verranno premiati coloro che risponderanno a questa crisi in maniera adeguata, riconvertendo i propri modelli di sviluppo. Chi è antistorico, sul lungo termine, è destinato a soccombere alle leggi della natura.
Legambiente lotta da anni per istituire delle riserve naturali su tutto il territorio nazionale, ed in particolare a Capri per la nascita di un'area marina protetta. Si tratta di zone di mondo dove c'è una relazione positiva tra uomo e ambiente, dove c'è tutela: " Mi piace parlare di corridoi ecologici in comunicazione tra loro dove arginare al meglio anche questo tipo di danni ecologici, e quindi scongiurare il ritorno di nuovi temibili epidemie." Conclude Pulita.
Che sia un segnale per iniziare a progettare, ripensare e ridisegnare le regole nei luoghi dell'accoglienza?
 

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