Coronavirus a Napoli, resta aperto il Tribunale ma gli avvocati fanno battaglia sui social

Coronavirus a Napoli, resta aperto il Tribunale ma gli avvocati fanno battaglia sui social
di Leandro Del Gaudio
Lunedì 2 Marzo 2020, 08:30 - Ultimo agg. 11:41
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Resta aperto il Tribunale di Napoli. Funziona a scartamento ridotto solo l'ufficio del Tribunale di Sorveglianza (si celebrano solo i processi con detenuti), in attesa di una riunione che si terrà oggi presso l'unità di crisi della regione Campania, al cospetto di prefetto, di governatore, dei capi degli uffici e dei dirigenti impegnati nella sicurezza e nella manutenzione.

Si va avanti, Palazzo di giustizia aperto, anche se in un clima surreale dove è logico aspettarsi tante richieste di rinvio di udienze, proprio per il problema legato al corona virus. Un'intera sezione di magistrati del Tribunale civile è in attesa degli esiti del tampone, probabile che sia in regime di autoquarantena, dopo aver appreso che alcuni avvocati che hanno celebrato udienze nei giorni scorsi, sono rimasti infetti al corona virus. Ma proviamo ad anticipare cosa avverrà oggi dentro e fuori i principali uffici giudiziari napoletani.
 

 

Momenti di agitazione questa mattina sono previsti in via Foria, dentro e fuori le aule del Tribunale del giudice di pace di Caserma Garibaldi. È qui che mercoledì mattina, alcuni avvocati risultati positivi hanno celebrato le loro udienze, nel corso dei rispettivi processi. Oggi i cancellieri chiederanno interventi concreti in materia di sanificazione.

Poi l'agitazione si sposta a pochi chilometri di distanza, al Centro direzionale. È qui in Tribunale che la tensione resta alta. Ore 11, tavolo tecnico con i vertici degli uffici, alla presenza di rappresentanti del consiglio dell'ordine degli avvocati, mentre nel pomeriggio è prevista una nuova riunione presso l'unità di crisi della Regione, in presenza del prefetto.

Intanto, domani resta chiuso il Tribunale di Torre Annunziata guidato dal presidente Ernesto Aghina, in vista di un intervento di igienizzazione e di sanificazione integrale: sin da questa mattina - è il dispositivo del presidente Aghina - si procederà a un probabile scaglionamento per fasce orarie di tutti i giudizi, per evitare assembramenti nelle aule di udienza e nelle cancellerie. Tocca anche al Tribunale di Napoli Nord adottare misure draconiane: in via puramente precauzionale, per consentire la sanificazione dei locali, è stata disposto il rinvio delle udienze civili e penali già in calendario per oggi e domani, come si legge in una nota del presidente facente funzione Marcello Sinisi. Una decisione, quest'ultima, che investe anche gli uffici del giudice di pace di Marano, la scorsa settimana frequentati da alcuni avvocati risultati poi positivi al corona virus.
 

Intanto, resta alta la tensione, specie sul fronte degli avvocati. Sabato mattina si è consumato una sorta di duello a colpi di note ufficiali tra i vertici del palazzo di giustizia napoletano e il consiglio dell'ordine guidato dal presidente Antonio Tafuri. In sintesi, l'ordine forense ha firmato una nota di diffida nei confronti dei vertici della Corte di Appello ad adottare tutti i dispositivi possibili in materia di sanificazione dei locali, a tutela dell'intera utenza, specie all'indomani della diffusione del virus a Napoli, che ha riguardato soprattutto avvocati.

Ieri la replica del presidente di Corte di Appello Giuseppe De Carolis di Prossedi e del procuratore generale Luigi Riello, che hanno chiesto e ottenuto l'incontro con il prefetto presso l'unità di crisi, per valutare soluzioni alla luce di riscontri oggettivi. Come è noto, a Napoli, sabato sono stati portati avanti due interventi di sanificazione: quello disposto dei vertici della Corte di Appello e quello delegato dal consiglio dell'Ordine. Ma è lo stesso procuratore generale Luigi Riello a invitare tutti alla calma, ad evitare allarmismi, anche se in un clima di vigilanza massima a tutela di tutti. Spiega il pg al Mattino: «Il Tribunale resta aperto, abbiamo chiesto e ottenuto la sanificazione dei locali, aspettiamo quanto emergerà dalla riunione di oggi pomeriggio. Non possiamo affidarci a dati estemporanei, aspettiamo dati obiettivi e ufficiali, alla luce della regolamentazione degli afflussi che abbiamo già disposto in questi giorni, come richiesto dalle linee guida. Siamo tutti consapevoli della potenziale gravità del momento, ma abbiamo il dovere di affidarci all razionalità, senza esasperazioni. Al momento l'attività lavorativa in Tribunale va avanti, come per altro va avanti a Milano o a Lodi, insomma nei comuni maggiormente interessati alla diffusione del virus».

Intanto, circolano sui social lettere aperte da parte di avvocati e utenti del Tribunale sulle condizioni igienico-sanitarie dentro e fuori aule o uffici giudiziari: ed è un lungo corollario di riferimenti alla mancanza di sapone nei bagni, ai fili della corrente scoperti, al funzionamento di ascensori e scale mobili, al colore assunto in questi anni dai vetri interni alla piazza coperta del Palazzo di giustizia. 

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