Coronavirus a Napoli, cinque infermieri contagiati all'ospedale di Pozzuoli

Coronavirus a Napoli, cinque infermieri contagiati all'ospedale di Pozzuoli
di Pino Taormina
Domenica 12 Aprile 2020, 09:30 - Ultimo agg. 19:26
5 Minuti di Lettura

Cinque tra operatori socio sanitari e infermieri sono risultati positivi al coronavirus all'ospedale di Pozzuoli. Ordinata nella notte la quarantena per il reparto di Medicina. La decisione dopo che i tamponi hanno rilevato la positività di due infermieri e tre Oss che operano nella struttura Santa Maria delle Grazie. Sarebbe stato una paziente, poi trasferita all'Ospedale del Mare, ad aver contagiato il personale dell'ospedale. Il sindaco, in una nota, chiede l'estensione dei tamponi. 
 


Durissimo lo sfogo nella notte del sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, impegnato in ogni momento della giornata a scongiurare che il virus si possa estendere in città con controlli serrati del territorio da parte delle forze dell'ordine: «Quello che sta succedendo ed è successo in queste ore all'ospedale Santa Maria delle Grazie è incomprensibile ed è molto grave. L'intero reparto di Medicina è stato isolato, per verifiche di casi Covid sul personale sanitario e pazienti. Decine e decine di persone lasciate nel panico totale. Le persone hanno paura: mi hanno contattato ricoverati, i loro parenti e tutto il personale sanitario non solo del reparto in questione. La direzione generale dell'Asl dovrà dare più di una risposta. Agirò a tutti i livelli istituzionali affinché sia fatta chiarezza! Ci vuole responsabilità e trasparenza. Nelle prossime ore renderò noto anche tutto ciò che ho chiesto alla stessa Asl Na2 Nord in merito ai tamponi. Basta. Le persone non possono essere trattate con superficialità. Non farò mai un passo indietro: ci vuole chiarezza su quanto accade! Tra le altre cose trovo imbarazzante e gravissimo essere stato informato di tali avvenimenti dalla stampa nelle ultime ore, dai parenti degli ammalati e non dalla direzione generale dell'Asl Napoli 2 Nord.  Valuterò con gli avvocati del Comune, già contattati, se ci sono gli estremi per intraprendere azioni legali, per omissioni o abusi, in quanto nessuno ha pensato di avvertirmi, nonostante io sia sindaco della città dove è ubicato il Santa Maria delle Grazie e dunque la massima autorità sanitaria del territorio. Ed in quanto tale ho il diritto di conoscere quanto accade per poter adempiere al dovere di informare i propri concittadini, i pazienti e i loro familiari, che in queste ore mi stanno contattando per sapere cosa sia accaduto».

«In questo momento emergenziale è fondamentale avere notizie e dati riguardanti l'attività di prevenzione sanitaria. Non c'è altro tempo da perdere. La situazione del Santa Maria delle Grazie oggi desta preoccupazione per lo stato di sicurezza sia dei pazienti, sia del personale. Sta esplodendo» hanno poi in un comunicato congiunto i sindaci flegrei, Josi Gerardo Della Ragione (Bacoli), Giuseppe Pugliese (Monte di Procida), Antonio Sabino (Quarto) e Vincenzo Figliolia (Pozzuoli), che chiedono alla direzione generale dell'ospedale di "adottare tutte le iniziative possibili affinché le informazioni necessarie siano rese note, tempestivamente e con trasparenza. Senza lasciare né ombre né dubbi. Per proteggere la salute dei nostri concittadini è necessaria la collaborazione di tutti. Noi sindaci dell'area flegrea vogliamo che le misure di sicurezza siano chiare e indiscutibili». «È indispensabile sottoporre a test covid-19 il personale del Santa Maria delle Grazie: medici, infermieri, OSS, operatori del settore pulizia e ovviamente tutti i pazienti. Devono essere messi in sicurezza e in quarantena i soggetti in attesa di risposta. Va attuato un percorso preciso tra i reparti, mettendo fine alla promiscuità degli spazi e deve essere avviato un processo continuo di sanificazione dei reparti».

«Abbiamo già preparato un dossier su quanto accaduto all'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli e presto lo consegneremo in Procura affinché si accertino le responsabilità di quanto accaduto» hanno detto Giampiero Tipaldi e Luigi D'Emilio, rispettivamente segretario Cisl Ust Napoli e segretario Cisl Fp area metropolitana, chiedono chiarezza sull'accaduto. «Non è possibile che l'Asl non abbia comunicato alle autorità competenti territoriali quanto stesse accadendo in ospedale a tutela della cittadinanza e per eventuali interventi di prevenzione per il contenimento della diffusione del contagio - spiegano i segretari Tipaldi e D'Emilio - non solo presenteremo un esposto in Procura ma consegneremo lo stesso dossier anche al presidente De Luca chiedendo in caso di accertate responsabilità la rimozione dei dirigenti responsabili dell'Asl Napoli 2 con la nomina di un commissario». «La Cisl è al fianco dei lavoratori e dei cittadini e ai loro rappresentati istituzionali - concludono Tipaldi e D'Emilio - ognuno deve fare fino in fondo la propria parte in tutte le sedi. È inaccettabile che si contagi un intero ospedale e non vengano avvisate le massime autorità sanitaria sul territorio».
E proprio sul rischio contagio delle strutture sanitarie la Cisl Fp aveva lanciato l'allarme chiedendo dei percorsi a parte in tutti gli ospedali affinché si proteggesse personale e reparti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA