Coronavirus a Napoli, un altro focolaio a Villa delle Camelie: tre ospiti deceduti, paura e caos

Coronavirus a Napoli, un altro focolaio a Villa delle Camelie: tre ospiti deceduti, paura e caos
di Francesca Mari
Mercoledì 1 Aprile 2020, 09:00
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Tre morti in pochi giorni, due positivi al Covid in ospedale e uno in isolamento nell'istituto: c'è un'inchiesta della procura sulla casa di riposo all'ombra del Vesuvio. Nella residenza per anziani Villa delle Camelie ad Ercolano nel giro di pochi giorni sembra essersi innescata una bomba a orologeria a causa del Coronavirus, ma la vita dei 14 ricoverati «superstiti» continua a scorrere, pare in tranquillità. Tuttavia, nonostante le rassicurazioni dei dipendenti e le tutele del responsabile Salvatore Liguori, la paura c'è per chi è all'interno in quarantena controllata e per i familiari all'esterno. Erano 19, inizialmente, gli anziani ricoverati nella residenza in via Rossi. Tre sono morti nel giro di qualche giorno, due sono positivi e ricoverati in ospedale - uno al Maresca e un altro al Covid Hospital di Boscotrecase - un altro ancora è positivo ma senza sintomi ed è isolato nella struttura. Non c'è chiarezza sulle morti e sulla situazione Covid nella comunità, anche perché non tutti i degenti e i dipendenti sono stati sottoposti a tampone, mentre per altri già testati si attende l'esito.
 

 

Proprio l'ultimo decesso, quello di un 87enne spirato nel letto della casa di cura lunedì, ha spinto la procura di Napoli ieri ad aprire un fascicolo. La salma dell'anziano, trovato morto dagli operatori che gli avevano portato la colazione, è stata sequestrata per accertamenti medico-legali. Ma tutto è cominciato lo scorso 20 marzo quando si è scoperto che un paziente della struttura, un 73enne ex medico originario di Torre del Greco, era risultato positivo al Covid-19. L'uomo è stato ricoverato a Villa Betania, dove poi è morto tre giorni dopo, mentre i pazienti di Villa delle Camelie e soli tre dipendenti sono rimasti in quarantena all'interno della casa di cura. Solo che, poiché non presentavano sintomi, non sono stati sottoposti a tampone ma controllati telefonicamente dall'Asl. Lo scorso 27 marzo, poi, è deceduta un'altra anziana che, nel frattempo era stata ricoverata in ospedale: si tratta di una 90enne, poi risultata positiva al virus. Ancora, due pazienti trasferiti negli ospedali Maresca di Torre del Greco e Sant'Anna di Boscotrecase risultano positivi al virus e sono in condizioni stabili; mentre uno solo degli anziani che ancora alloggia nella struttura è positivo al virus ma in isolamento.
 

Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Torre del Greco alla guida del capitano Andrea Leacche, mentre si attende il risultato dei tamponi per diversi ospiti della casa di cura. «C'è l'inchiesta sull'ultimo decesso avvenuto nel centro puntualizza l'avvocato Enrico Duranti, legale di Villa delle Camelie ma tengo a chiarire che il paziente, con patologie pregresse, non presentava affatto i noti sintomi del Covid -19 e non era affatto allettato in stato febbrile. Noi, allo stato, abbiamo contezza soltanto della positività di due pazienti, attualmente ospedalizzati e dell'altro in isolamento nella struttura.
Quest'ultimo è in buone condizioni, atteso che sta rispondendo bene alla terapia prescritta dal personale sanitario, è isolato rispetto agli altri ospiti che versano tutti in ottime condizioni di salute e sono adeguatamente assistiti. C'è solo un altro anziano che presenta un leggero stato febbrile ma è sotto controllo, tuttavia è necessario che siano sottoposti tutti a tampone. Come legale e responsabile della comunicazione - continua Duranti - voglio smentire tutte le fake news che si sono susseguite in queste ore e mi riservo di intraprendere le dovute azioni nei confronti di chi si renderà responsabile della divulgazione di informazioni non corrispondenti al vero, cagionando danni all'immagine della struttura da me assistita. Il direttore ha scremato il personale, sono rimasti solo in tre ed hanno anche difficoltà per l'approvvigionamento di cibo e di dispositivi di sicurezza. La direzione tranquillizza i familiari sulle condizioni degli anziani ricoverati e gli stessi sono alquanto tranquilli e assistiti con grande scrupolo e attenzione».

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