Coronavirus a Napoli, riecco le mascherine: la stretta funziona ma scattano tre chiusure

Coronavirus a Napoli, riecco le mascherine: la stretta funziona ma scattano tre chiusure
di Melina Chiapparino
Sabato 25 Luglio 2020, 23:30 - Ultimo agg. 26 Luglio, 17:06
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Napoletani ligi alle regole anche se c’è ancora chi non indossa la mascherina correttamente. L’effetto dell’ultima ordinanza del governatore della Campania Vincenzo De Luca, è stato immediato e da ieri mattina, la gente è tornata ad equipaggiarsi dei dispositivi di protezione utilizzandoli persino all’aria aperta. L’impressione per chi si è cimentato nello shopping oppure ha semplicemente fatto una passeggiata nel proprio quartiere, è stata quella di tornare indietro nel tempo a quando la mascherina era obbligatoria e soprattutto, era considerata l’unica arma contro il contagio. Il bilancio complessivo della prima giornata dopo il giro di vite imposto dalla nuova ordinanza anti Covid, è stato a favore di una platea di cittadini e turisti rispettosi delle regole ma, probabilmente, anche preoccupati dall’aumento dei contagi e, specie i commercianti, dalle multe salate previste per i trasgressori. Non sono mancati episodi di violazione delle norme, puniti con la chiusura di alcune attività ma il comparto commerciale si è mostrato diligente quanto i cittadini. Le uniche attività dove si sono riscontrate violazioni significative al punto da interdire l’apertura per cinque giorni, sono stati un negozio di parrucchiere e due barbieri nel quartiere Vasto e su corso Novara chiusi dagli agenti della polizia municipale mentre per la multa si attende la procedura amministrativa. 

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«Indosso la mascherina anche in strada da quando ho sentito la notizia sulla riapertura delle rianimazioni negli ospedali» spiega Tina Capuano, 73enne dei Quartieri Spagnoli che ieri ha accompagnato la nipotina a fare shopping in via Toledo e che non si è stupita di notare come molte altre persone «hanno indossato le protezioni anche all’aria aperta perché sono ripresi i contagi». Di certo, la paura di contrarre il Coronavirus è tornata palpabile anche tra le strade affollate del Vomero e di Chiaia dove ieri, la gente non ha rinunciato a fare spese ma, rigorosamente, equipaggiata. «Abbiamo comprato mascherine di stoffa con fantasie e colori diversi per abbinarle durante tutto il periodo estivo perché ci sentiamo ancora a rischio» spiegano davanti alla vetrina di un negozio di costumi, Valeria e Fabiana, due 20enni del Vomero. Rispetto a qualche settimana fa, ora è difficile notare bambini senza protezioni e persino quelli più piccoli, indossano mascherine su misura. «All’inizio mia moglie aveva confezionato lei stessa delle mascherine per i nostri due bimbi di 8 e 4 anni - racconta Massimo Terracciano, 43enne a passeggio in piazza Carità - adesso le troviamo in molti negozi e devo ammettere, che le ultime notizie sui contagi tra i minori ci hanno allarmato». Chi ha trasgredito non l’ha fatto perché sprovvisto di mascherina che, all’occorrenza poteva essere persino acquistata da venditori abusivi che proponevano riproduzioni griffate. A non rispettare le regole, sono stati alcuni clienti che, all’interno dei negozi, hanno tenuto la mascherina abbassata sul collo, tra questi la maggior parte, per parlare più agevolmente al cellulare. 
 


«Abbiamo dovuto dedicare una figura del personale al controllo degli accessi per evitare il sovraffollamento ma devo ammettere che nessuno è stato richiamato per mancanza di mascherina» spiega una giovane commessa di un noto negozio sportivo su via Toledo dove, ieri pomeriggio, la fila dei clienti in attesa si allungava per diversi metri fino al marciapiede di fronte. Se da una parte c’è la paura dei contagi che, inevitabilmente vale per tutti, la violazione dell’ordinanza punisce la categoria degli imprenditori commerciali con sanzioni fino a 1000 euro e la chiusura dell’attività. «Ci siamo trovate in difficoltà sul rispetto del distanziamento sociale e abbiamo dovuto far uscire alcuni clienti che si sono anche indispettiti - spiega Rosaria che gestisce un negozio di intimo e costumi al Vomero - non basta indossare le mascherine e se durante un controllo, viene rilevato un numero eccessivo di persone nei locali, siamo noi negozianti a rimetterci».  

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