Coronavirus a Napoli, morto autista volontario del 118: «Così ci mandano al massacro»

Un'ambulanza di Croce Italia al Santa Maria delle Grazie
Un'ambulanza di Croce Italia al Santa Maria delle Grazie
di Gennaro Del Giudice
Sabato 28 Marzo 2020, 16:19 - Ultimo agg. 29 Marzo, 09:04
2 Minuti di Lettura

È morto un autista volontario del 118 dell'associazione Croce Italia che prestava servizio all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Enzo Lucarelli, 45 anni, abitava a Giugliano con la moglie e il figlio piccolo con un'esperienza ventennale alla guida delle ambuanze. Le sue condizioni si erano aggravate nella giornata di ieri e in serata era stato ricoverato nel reparto Covid-19 del nosocomio flegreo in seguito a una dispnea. È deceduto questa mattina.


Insieme ad altri colleghi mercoledì era stato sottoposto al tampone in seguito ai casi di positività di un operatore sociosanitario e di un altro autista. Nella stessa giornata erano state fermate le quattro postazioni del 118 di Pozzuoli A, Pozzuoli B, Quarto e Bacoli Monte Saut operanti nell’area flegrea per gli esami sul personale e per la sanificazione di tutti i mezzi utilizzati per il soccorso.
 


Disperazione e rabbia di colleghi e operatori: «Ci stanno mandando al massacro, non siamo più disposti a rischiare la vita - è la denuncia di Davide Secone, medico del 118 e collega di Lucarelli - Diciamo alla gente di rimanere in casa quando poi non si è capaci di fare un tampone ai sanitari che sono in prima linea e che, se contagiati, rischiano a loro volta di contagiare chi viene soccorso anche per una frattura. Enzo è un eroe, è morto per 35 euro al giorno per 12 ore di lavoro». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA