Covid a Napoli, bambini positivi in aumento: «Ma non possiamo ingolfare il Santobono»

Covid a Napoli, bambini positivi in aumento: «Ma non possiamo ingolfare il Santobono»
di Melina Chiapparino
Sabato 3 Ottobre 2020, 10:33 - Ultimo agg. 10:36
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Il Covid colpisce sempre di più anche i bambini facendo registrare a Napoli un significativo aumento dei casi positivi da trattare. La crescita dei contagi in età pediatrica si è impennata nelle ultime tre settimane durante le quali, l'incidenza del virus, si è manifestata ogni giorno «con una media tra i due, tre bambini risultati positivi durante le fasi di filtraggio degli accessi» spiega Vincenzo Tipo, primario del pronto soccorso dell'ospedale pediatrico Santobono. Nonostante l'incremento dei casi di positività, rilevati nella platea che abbraccia tutte le fasce di età comprese tra i neonati e gli adolescenti, la buona notizia riguarda l'assenza, o quasi, di ricoveri.

«I numeri dei bambini positivi sono aumentati, rispetto alla fase iniziale della pandemia ma l'aspetto sintomatologico è rimasto invariato» continua Tipo che riferisce come nella maggior parte dei casi, il virus «si manifesti in maniera asintomatica o con lievi sintomatologie che non comportano la necessità di ricovero».
 

 

«La più alta concentrazione dei contagi, fin'ora, è nei bambini tra i 3 e i 6 anni e tra questi, l'assenza di sintomi, riguarda una percentuale intorno allo 0,9% mentre è frequente la presenza di febbre ma in forma lieve o totalmente gestibile con gli antipiretici» continua Tipo che è anche responsabile dell'area Covid. «La principale causa del contagio è in famiglia» spiega il primario che ha documentato come in quasi tutti gli ammalati, la presenza di un caso di Coronavirus tra i genitori o tra i parenti più stretti. «Attualmente, non abbiamo alcun ricoverato e dopo gli accertamenti e i tamponi rapidi in ospedale, si procede con l'isolamento e l'assistenza domiciliare in sinergia con i medici di base e il pediatra», aggiunge Tipo.

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I numeri in progressivo aumento non riguardano solo i casi Covid ma anche gli accessi al pronto soccorso che, dopo il calo del 70% registrato nella pandemia, ora sono tornati quasi ai ritmi ordinari. «Viaggiamo tra i 180 e i 190 accessi al giorno e ci aspettiamo numeri in crescita con l'incalzare dell'influenza - chiarisce il primario - abbiamo ristabilito il massimo livello di attenzione per la gestione degli accessi e il pronto soccorso è diviso per filtrare i casi sospetti e isolarli, assicurando l'assistenza ordinaria». «I piccoli pazienti vengono prima assistiti con un pre Triage e il rilevamento dei parametri fondamentali che ci consentono, insieme all'anamnesi, di circoscrivere i casi sospetti - spiega Tipo - successivamente l'assistenza prosegue nella tenda esterna che presto sarà sostituita da strutture modulari, dove si valuta la necessità di un'osservazione breve o la possibilità di far tornare il bimbo a casa e, in entrambi i casi, siamo in grado di eseguire il tampone rapido e avere il risultato nel giro di massimo due ore e mezza».
 
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Se questa situazione può essere considerata sotto controllo, non può dirsi lo stesso per ciò che potrebbe accadere nelle prossime settimane. «Aspettiamo di valutare tra una decina di giorni gli effetti dell'apertura delle scuole ma abbiamo già organizzato la nostra rete» rassicura Anna Maria Minicucci, direttore generale dell'Aron Santobono Pausilipon che ha attrezzato il presidio sia implementando la diagnostica che attraverso una rivoluzionaria rete informatica. «Il Santobono dispone di stanze per l'isolamento, percorsi differenzianti nel pronto soccorso, di ricoveri Covid per l'assistenza nei reparti di Sub Intensiva e Intensiva, oltre a 4 posti letto di degenza ordinaria pediatrica al Policlinico Federiciano e stiamo preparando tra i 6 e 8 posti letti in osservazione breve - spiega Minicucci - i tamponi rapidi per il Covid saranno affiancati da due tipi di test rapidi per individuare velocemente il virus influenzale e quello bronchiale, così da discriminare in breve tempo le patologie». «Siamo capofila di un progetto che attraverso il teleconsulto mette in contatto i nostri specialisti con i medici di base e la piattaforma Sinfonia della Regione Campania conclude Minicucci - informatizzando i consulti ospedalieri si evita l'accesso inappropriato al pronto soccorso».

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