Covid a Napoli, è allarme Erasmus: «Feste e falle nei controlli, cinque studenti infetti e 40 in isolamento»

Covid a Napoli, è allarme Erasmus: «Feste e falle nei controlli, cinque studenti infetti e 40 in isolamento»
di Maria Pirro
Mercoledì 30 Settembre 2020, 08:00 - Ultimo agg. 11:50
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«Cinque studenti Erasmus sono positivi al Covid-19, 40 all'incirca in isolamento. Ma il numero potrebbe aumentare». Francesco Giannattasio è responsabile di un ufficio che si occupa di accogliere i ragazzi stranieri per l'Orientale («Ateneo che non registra nessuno di questi casi») e collabora con altre Università campane e internazionali. «Sono stati proprio gli spagnoli colpiti, per primi, dal virus a contattarmi, quando hanno ricevuto via messaggio il risultato del tampone effettuato all'aeroporto. Dallo sbarco e fino a quel momento, i giovani, che hanno dai 20 ai 25 anni, sono andati in giro. Tre hanno partecipato a diverse feste, una anche in trattoria ai Quartieri Spagnoli». Dopo Bologna, il rischio focolai potrebbe così diffondersi in città. Interpellati, i vertici dell'Asl spiegano solo che l'indagine è in corso e non ancora completa, rinviando chiarimenti. «Difatti, è stata avviata il 28 settembre. Su mia richiesta», interviene Giannatasio, che loda il manager Ciro Verdoliva: «Si è attivato immediatamente». Innanzitutto rispondendo agli Sos. «Molti studenti, che hanno manifestato i sintomi, non avevano effettuato il test nei rispettivi Paesi, prima di partire, e nemmeno a Capodichino, all'arrivo». Così è emersa una falla nel sistema: «Nella maggioranza dei casi, in quanto non residenti a Napoli e privi di codice fiscale, non avrebbero potuto aderire allo screening nella sede Asl del Frullone», spiega Giannattasio, aggiungendo che il suo ErasmusPoint con l'associazione Erasmusland ha creato un forum e un modulo, inviato ai propri contatti, in modo da stilare subito una lista con indirizzi, numeri di telefono e informazioni preliminari sulle condizioni di salute. «Al momento sono circa una quarantina i ragazzi che hanno fatto richiesta di tampone tramite noi. E, avuto l'elenco, il direttore generale dell'Asl Verdoliva ha formato una task-force con una unità mobile che già in giornata ha eseguito i test per tutti a domicilio». Un'azione tempestiva ed efficace, ribadisce Giannattasio, che esprime, tuttavia, preoccupazione per quanto accaduto nei giorni scorsi, invita i giovani a rispettare le regole anti contagio e accusa di comportamenti irresponsabili altre sigle che si occupano di incominig e organizzano cene e momenti di aggregazione, «tra cui quello di giovedì scorso documentato con foto e video», aggiunge. «Non si può parlare di nesso causa-effetto. Ma, 24 ore dopo, la trattoria Nennella ha chiuso per Covid».



Lo ha annunciato, in diretta Facebook, il titolare: «La salute di tutti noi è più importante del lavoro», ha detto, disponendo lo stop «con grande responsabilità, buon senso e un po' di paura... Ho deciso di chiudere per il bene delle nostre famiglie e di tutti i nostri clienti. Faremo i tamponi, poi sanificheremo i locali e dopo riapriremo, se tutto sarà a posto». Due i dipendenti contagiati. «Ci stiamo adoperando per contattare quanti più clienti e a far sapere a quante più persone la positività dei nostri collaboratori», l'avviso inserito online, ricordando che le verifiche nei mesi scorsi sono state «serratissime», tanto che «da noi i vigili sono venuti 4-5 volte controllando che tutte le disposizioni governative fossero correttamente messe in opera, trovandoci sempre in ordine con le norme. Non neghiamo che all'esterno del locale si creino fila e assembramenti, che abbiamo provato il più possibile a contenere, assumendo personale per la misurazione della temperatura, la presa di documento e il distanziamento, pur non essendo quest'ultimo di nostra competenza». E però. «Lavorare in queste condizioni è stato difficile e sicuramente qualche mancanza ci sarà stata, ma nel rispetto delle vittime (che abbiamo avuto, purtroppo, anche in famiglia) abbiamo provato a fare il massimo per essere corretti e civili nei confronti di tutti», l'impegno del ristoratore.
 

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Ogni Ateneo, intanto, si organizza per sé.
Parthenope e Federico II, ad esempio, hanno invitato i propri studenti Erasmus a seguire la didattica a distanza, indicato on line i numeri di assistenza; mentre l'Orientale ha direttamente sospeso partenze e arrivi nel 2020.

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