Covid a Napoli, crollano le vendite: Campania ultima al Sud, ripresa più lontana

Covid a Napoli, crollano le vendite: Campania ultima al Sud, ripresa più lontana
di Valerio Iuliano
Domenica 30 Agosto 2020, 12:00 - Ultimo agg. 16:55
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La ripresa del post lockdown tarda ad arrivare. Uno studio sui trend di consumo delle famiglie italiane, elaborato dall'Osservatorio permanente Confimprese-EY, conferma i valori disastrosi per tutto il 2020 e, soprattutto, introduce nuovi elementi di valutazione, relativi al mese di luglio. Il ritorno ai livelli di consumo pre-Covid19 non si è verificato e per le attività commerciali la congiuntura negativa sembra destinata a proseguire. «A Napoli il mese di luglio - spiega Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese - si chiude con un calo delle vendite del 26,3%, rispetto a luglio 2019. E questo dato porta il comparto a registrare nei primi 7 mesi dell'anno una contrazione pari a meno 37,7%».

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I dati sul crollo dei consumi nel mese di luglio, risultano di poco inferiori a quelli delle grandi città del Nord e nettamente superiori a molte città meridionali. Ma quella che si delinea per tutto il Paese è una mancata ripresa, nonostante la progressiva riapertura delle attività da fine maggio in poi. «L'Osservatorio sui consumi - aggiunge Confimprese - non lascia spazio a dubbi ed evidenzia il persistente clima di sfiducia delle famiglie italiane, poco inclini a riprendere le abitudini di consumo dell'anno precedente. C'è una tendenza alla stabilizzazione del calo registrato nel primo mese pieno di post lockdown». I dati sui consumi di luglio risultano sostanzialmente identici a quelli del mese di giugno. «Si sono raffreddate le aspettative di un rapido miglioramento della propensione al consumo», sottolinea Maiocchi.

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Dallo scenario complessivo si arriva poi all'analisi dei singoli settori merceologici. «A luglio - prosegue Confimprese - si registrano dinamiche negative nelle vendite generalizzate per tutti i settori. In forte sofferenza abbigliamento e ristorazione con trend mensili rispettivamente di -29,3% e -30%, che su base annua si aggirano intorno al 42%, mentre il settore altro non food contiene la flessione a -9.3 %, sullo stesso periodo 2019». Nella categoria altro non food sono inclusi i consumi culturali, quelli per la cura della persona e per l'arredamento della casa. Il Centro Studi di Confimprese introduce poi anche un altro elemento. Da una lettura più approfondita dei dati, si scopre che la flessione delle vendite è più accentuata nelle città d'arte. «Si registra un maggiore impatto subito dalle regioni e dalle città a maggiore vocazione turistica, che difficilmente verrà recuperato», spiega Paolo Lobetti Bodoni, business consulting leader Italy EY.
 


Nelle regioni meridionali il calo dei consumi si è rivelato leggermente più contenuto rispetto al resto d'Italia. «Nelle regioni - prosegue Confimprese - continua il primato negativo della Toscana che si conferma la peggiore sia a luglio (-34,6%) sia nei primi 7 mesi (-44%), con la provincia di Firenze e la città di Firenze che chiudono il mese rispettivamente a -40,7% e -42%. In seconda posizione il Veneto in flessione del 33%. Il meno 26,7% della Campania a luglio 2020 è comunque il peggiore risultato tra le regioni del Sud, al pari della Puglia. Mentre per Calabria e Sicilia, che hanno anticipato l'avvio dei saldi al primo luglio 2020, si registrano performance mensili superiori di 10 punti rispetto alla media nazionale. Alla crisi del commercio tradizionale corrispondono, come di consueto, i risultati positivi dell'e-commerce, con un +22% a luglio, una conferma del fenomeno della digitalizzazione degli acquisti. «Ma la dinamica delle vendite del canal - puntualizza lo studi - evidenzia però segnali di rallentamento riallineandosi a ordini di grandezza pre Covid». Il dossier si conclude con l'analisi dei canali di vendita. Anche in questo caso, il mese di luglio conferma le macro-dinamiche di giugno.
Centri commerciali, outlet e highstreet delle grandi città sono intorno al -32%, meglio le aree periferiche delle grandi città e le città di provincia con -21%. Il travel continua a essere il canale più in sofferenza a -59%, anche se in ripresa rispetto al -69% registrato in giugno». Il centro commerciale Campania di Marcianise ha fatto registrare a luglio un calo del 9% delle vendite, un risultato migliore rispetto alla media.

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