Apre le porte la nuova area Covid dell'ospedale Cardarelli ma tra i sindacati dell'azienda si preannuncia lo stato di agitazione. Il reparto - allestito in 48 ore per fronteggiare l'aumento dei casi positivi al virus riscontrati tra pazienti e sanitari - è operativo da questa mattina.
Il nuovo reparto dedicato interamente ai pazienti affetti da Covid, è stato allestito al piano zero della palazzina A, al posto della Week surgery dove erano presenti 16 pazienti. In pratica la chirurgia veloce nata tre anni fa al Cardarelli con ricoveri brevi, che non superano i cinque giorni e abbattono le liste di attesa per le operazioni chirurgiche meno complesse, è stata delocalizzata. Nel giro di una mattinata, i pazienti sono stati smistati negli altri reparti all'interno della palazzina: il piano zero dell'edificio è diventato la nuova area per i ricoveri Covid che potrà ospitare almeno 15 pazienti. La direzione generale dell'ospedale ha specificato che «la funzione di week surgery proseguirà, seppure con un regime lievemente ridotto per la necessità di comprimere i posti letto in altri reparti», ma la presenza dei pazienti Covid ha scatenato le polemiche. «La week surgery è inserita in una padiglione che ospita altri reparti di degenza ordinaria» scrivono in una nota i sindacalisti della segreteria aziendale Cgil, Nursing-Up ed F.S.I. Usae che accusano: «È la prima volta che si verifica una simile commistione».
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«L'isolamento è l'unica misura sicura per evitare i contagi da Covid - spiega la rete sindacale appoggiata anche dai Cobas - riteniamo rischiosa l'installazione dell'area Coronavirus nella palazzina dove vengono assistiti i pazienti chirurgici e in rianimazione post operatoria». I sindacalisti pronti a proclamare lo stato di agitazione puntano il dito sul mancato ripristino della palazzina H che, in piena pandemia, era stata interamente convertita per accogliere i pazienti Covid con una Tac dedicata. «Sono stati spesi fior di quattrini si legge nella nota - ora saranno necessari continui spostamenti per far eseguire gli esami diagnostici ai pazienti della nuova area Covid, costretti a uscire dal padiglione». «Nonostante la ristrutturazione flash nutriamo seri dubbi che si riesca a realizzare una netta separazione tra percorsi sporchi e puliti» conclude la nota sindacale.
«L'installazione dell'area Covid al posto della Week surgery che in ogni caso continuerà a funzionare, è una soluzione temporanea» - spiega Giuseppe Longo, direttore generale del Cardarelli che mette in chiaro la nuova organizzazione. «Non ci potrà essere alcun pericolo di commistione tra i reparti che si trovano su piani diversi dell'edificio dotato di due accessi diversificati e distanti tra loro» racconta il manager. «Un ingresso è dedicato esclusivamente ai pazienti Covid ma anche all'interno dell'edificio, sul piano zero dove è stata allestita l'area, sono stati eseguiti lavori di adeguamento valutati dai pareri degli esperti sulla sicurezza e dalla task force di infettivologi». Per gli spostamenti verranno utilizzate barelle con biocontenimento e sul mancato ripristino della palazzina H, Longo spiega il perché. «In emergenza il ministero aveva interdetto l'assistenza di elezione: ora invece dobbiamo garantire quella e anche l'emergenza. Siamo centro di riferimento per i pazienti Covid con traumi ortopedici - spiega il manager - nella palazzina H, che accoglie due unità di ortopedia, avremmo dovuto smistare cinquanta posti letto rendendo complicata la necessità di offrire subito i posti Covid».