Covid a Napoli, i medici del Cardarelli: «Dedicare il padiglione F al virus»

Covid a Napoli, i medici del Cardarelli: «Dedicare il padiglione F al virus»
Giovedì 3 Dicembre 2020, 20:48
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«Scellerata la scelta di aver reso il Cardarelli un ospedale Covid, è una decisione che rischia di far morire l'azienda ospedaliera». Lo afferma Franco Verde, vice segretario aziendale e segretario Anaao, in una lettera inviata ai vertici dell'ospedale napoletano.

Nella lettera Verde chiede le dimissioni del bed manager Ciro Coppola e di convertire il padiglione F, composto da 450 posti sotto utilizzati, in ospedale Covid. «Il Cardarelli - si legge è strutturalmente inadeguato per la funzione di Covid Hospital.

Il Direttore Generale e il Direttore Sanitario chiusi nei loro uffici hanno affidato ad un uomo solo, il Bed Manager, l'attuazione delle loro scelte inappropriate. Avevamo suggerito in primavera, e di ciò il direttore generale ce ne ha dato atto qualche settimana fa, di costruire in tempi stretti un prefabbricato nell'ex campo sportivo da adibire come Padiglione Covid o di convertire il Padiglione F, ma non è mai stata data la possibilità ai sindacati di prospettare una soluzione, ci sono pervenute solo comunicazioni a cose fatte di interventi. Se da noi la Regione latita in soluzioni mirate ed efficaci in Puglia la Fiera del levante ospiterà 450 posti Covid. Lavori fatti in 45 giorni per 8 milioni e mezzo di euro. Ecco cosa vogliamo che venga fatto per il padiglione F».

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Nella lettera il dirigente storico dell'Anaao pone altre domande ai vertici del Cardarelli, richieste da mettere in atto per tutelare i diritti dei medici e del personale sanitario, e nel contempo, dei pazienti. Rendere pubblici i dati reali sui dipendenti infetti, ripristinare il diritto alla cura e fare nuove assunzioni. «Basta con il precariato, sì alle assunzioni - sottolinea Verde, che aggiunge - vorrei che mi spiegassero perché in Campania, così come riportano i dati pubblicati da l' Ego-Hub lo scorso 21 novembre, c'è un assoluto squilibrio delle assunzioni a tempo indeterminato rispetto alle altre regioni».

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