Covid a Napoli, piove nella tenda al Cardarelli: «Finora non è servita»

Covid a Napoli, piove nella tenda al Cardarelli: «Finora non è servita»
di Melina Chiapparino
Domenica 6 Dicembre 2020, 12:30 - Ultimo agg. 13:31
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È stata inaugurata ma non attivata, la maxi tenda allestita nell'ospedale Cardarelli per i casi sospetti di Covid. Nella struttura realizzata un mese fa dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa Italiana per decongestionare il pronto soccorso collinare, si sono verificate infiltrazioni d'acqua a causa del maltempo dei giorni scorsi. L'intoppo è accaduto a distanza di poche ore dall'apertura ufficiale dell'ospedale da campo, giovedì scorso, dopo le funzioni di rito e la benedizione delle due tende di cui si compone. Le abbondanti precipitazioni hanno provocato le infiltrazioni nella parte più alta della tenda dedicata ai pazienti, per cui è stato necessario l'intervento dei tecnici che a operazione conclusa, hanno nuovamente effettuato il collaudo, attestando che ora l'intera tensostruttura è definitivamente pronta. 

 

L'area di 240 metri quadrati composta da una tenda di servizio per il personale ospedaliero e una seconda tenda, più strutturata, per l'accoglienza dei pazienti accertati o sospetti Covid a bassa intensità di cura, è stata allestita un mese fa nell'area parking del Cardarelli.

Fino a oggi, però, non ci sono stati ricoveri. In realtà, i lavori per l'allestimento della tenda hospital si sono protratti fino al 18 novembre perché, come è stato specificato in una nota della direzione ospedaliera, «durante l'installazione, operata di concerto con la Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana, sono emersi problemi tecnici relativi alla natura del terreno che hanno richiesto la sistemazione del piazzale, ove posare la tenda destinata ai degenti». In pratica, nella fase di montaggio e fissaggio della tensostruttura alla pavimentazione era emerso che la pavimentazione non livellata avrebbe provocato una serie di problemi di stabilità e la possibilità di allagamenti. Per ovviare a questo primo intoppo, si era provveduto a creare una piattaforma di cemento armato con spessore diverso su sui è stata rimontata la tenda. Ora che anche il secondo problema tecnico, per le infiltrazioni, è stato risolto, la struttura, riscaldata e autonoma nei servizi di rifornimento idrico e illuminazione, ha superato a pieni voto l'ultimo collaudo per esser attivata. 

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«La tenda è pronta per l'attivazione ma il motivo per cui non viene ancora utilizzata riguarda la sua funzione», chiarisce Giuseppe Longo, direttore generale dell'ospedale Cardarelli che sottolinea come «i perfezionamenti tecnici siano stati parte della fase di collaudo che non ha inciso sull'attivazione dei posti letto». L'allestimento della maxi tenda, dunque, è stato programmato circa un mese fa, quando il pronto soccorso registrava una media di 250 pazienti al giorno. «Al momento gli afferenti al pronto soccorso sono circa 100 pazienti al giorno e la necessità di isolare i sospetti è molto più contenuta» continua Longo che cita la presenza di soli due casi sospetti Covid all'interno del pronto soccorso, ieri mattina. «Si tratta di una struttura per il ricovero temporaneo di pazienti che vengono assistiti il tempo necessario per indirizzarli verso altri reparti, ospedali o nuovamente a casa - spiega il direttore generale - al momento, siamo nelle condizioni di isolarli adeguatamente nell'area Covid del pronto soccorso ma, se dovesse, riattivarsi l'emergenza la tenda è pronta ad accogliere i pazienti». Le tende, in ogni caso, riguardano esclusivamente i pazienti del pronto soccorso, ora in calo rispetto ai numeri di un mese fa mentre nei reparti Covid del Cardarelli, sono ricoverati 164 pazienti, di cui 11 in Terapia Intensiva.

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