Ottomila passeggeri in meno nella metropolitana di Napoli, una riduzione del 15% tra linea 1 e in proiezione sui bus cittadini, un po' poco rispetto alla chiusura di tutte le scuole , percentuale destinata a scendere ultiormente oggi quando verranno aperte le scuole materne così come previsto dalla modefica dell'ordinanza comunicata ieri sera dalla Regione.
Nel giorno di esordio dello stop all'istruzione in presenza, provvedimento sicuramente più contestato tra quelli finora assunti, non si sono dunque visti i mezzi di trasporto semivuoti come forse si sperava nel tentativo di evitare resse e assembramenti. «Sono state adottate misure rigorose con il doppio obiettivo di limitare al massimo le circostanze di assembramenti pericolosi in ogni ambito, privato e pubblico, e con l'obiettivo di ridurre al massimo la mobilità difficilmente controllabile» ha ribadito il governatore a poche ore dall'entrata in vigore dell'ordinanza.
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Quelli analizzati nel tardo pomeriggio di ieri dall'Anm sono ancora parziali, ma in proiezione sono molto vicini alla realtà.
È però innegabile come su alcune linee, soprattutto di bus, sia realmente complicato tenere le distanze di sicurezza di un metro, in orari di punta con tante persone a bordo. Dovrebbero essere gli stessi autisti a contare i passeggeri e a fermarsi in caso di sovraffollamento: impresa che diventa impossibile, essendo gli autisti impegnati alla guida. Il Mattino ha raccontato nei giorni scorsi quali siano le linee più in sofferenze: una sorta di classifica ricavata dalle esperienze degli autisti. I percorsi thrilling sono due, quelli seguiti dalla linea R6 e quelli della R7, rispettivamente la tratta Pianura-Piazzale Tecchio e Bagnoli-Piazza Vittoria. Un altro bus preso regolarmente d'assalto è il 621, autobus speciale, in azione quando la funicolare di Mergellina viene chiusa. Negli orari di punta anche le metro non scherzano, ma la stella polare resta la capienza ridotto del 20 per cento. Per De Luca dunque la mobilità fuori controllo è il male da combattere e lo ha ribadito anche ieri durante la diretta Facebook. Ma non è un problema solo napoletano. Lo stesso governo sta ipotizzando di tracciare la strada di un coprifuoco dopo le 22.
Gli assembramenti sui mezzi pubblici sono senz'altro figli di una facile equazione: l'utenza è molta e i mezzi sono pochi. La decisione di chiudere le scuole deriva proprio dalla necessità di evitare sovraffollamenti sui mezzi pubblici. In attesa dei nuovi treni della linea 1, già acquistati, con il primo che sta già macinando chilometri in attesa del collaudo finale.