«Coronavirus a Napoli: materne a rischio», dossier inviato in Procura

«Coronavirus a Napoli: materne a rischio», dossier inviato in Procura
di Mariagiovanna Capone e Valerio Esca
Giovedì 1 Ottobre 2020, 08:00 - Ultimo agg. 11:39
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Dopo giorni di braccio di ferro tra sindacati e amministrazione comunale, rispetto alla gestione dell'inizio dell'anno scolastico negli asili nido e scuole materne, arriva l'esposto in Procura. Ieri il segretario regionale della Uil Fpl di Napoli e Campania Annibale De Bisogno e la segretaria provinciale del Csa Francesca Pinto hanno inviato due pec: una in Procura, un'altra all'ispettorato del Lavoro. I sindacati lamentano «una mancata applicazione del protocollo d'intesa per garantire l'avvio dell'anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione del Covid-19 siglato tra le organizzazioni sindacali ed il Ministero dell'Istruzione, il 6 agosto 2020».

De Bisogno e Pinto sparano a zero contro l'amministrazione. «A seguito dell'allarmante numero di segnalazioni ricevute circa l'assenza o carenza dei dispositivi di protezione individuale si legge nell'esposto - , proponiamo formale esposto al fine di verificare le eventuali condotte illecite anche a carattere penale ravvisabili dall'autorità giudiziaria, nei confronti dei direttori delle Municipalità del Comune di Napoli», che hanno ricevuto da Palazzo San Giacomo una circolare che li autorizza a decidere autonomamente rispetto alle aperture delle scuole. «Abbiamo ravvisato sottolineano Csa e Uil - la mancata igienizzazione e pulizia delle scuole e dei nidi prevista dalla normativa vigente in materia di contenimento del Covid-19, causando carenti condizioni igienico sanitario della gran parte delle strutture scolastiche e delle aree esterne inutilizzabili per mancanza di pulizia e diserbamento; carenza di personale, maestre di sostegno e bidelli indispensabili al funzionamento dei servizi e all'applicazione di quanto previsto dalle linee guida (classi bolla); mancata individuazione dei referenti Covid-19; mancata formazione del personale in materia di Covid-19; mancanza di un protocollo tra l'Asl e il Comune di Napoli in caso di contagi; non è stata ancora ultimata la segnaletica orizzontale e verticale nelle scuole e nei nidi; insufficiente o totale assenza di Dpi (mascherine, guanti, visiere); totale assenza di sapone per l'igiene delle mani e per il lavaggio della biancheria (lenzuola, asciugamani in dotazione ai nidi); servizi igienici del personale e dei bambini, totalmente rotti o non utilizzabili (lavabi, wc e rubinetteria) in quasi tutte le strutture scolastiche del Comune». I sindacalisti ci tengono a rimarcare come «la temperatura corporea a tutt'oggi ancora non viene rilevata, sia al personale scolastico che ai bambini» a differenza di tutti gli altri uffici comunali.
 

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Aumenta il numero delle scuole di Napoli con casi di positività al Covid-19. Cinque i casi confermati ieri dall'Asl Napoli 1 Centro in cinque scuole cittadine, a cui potrebbe essere aggiunto anche uno studente del liceo Umberto I di cui si aspettano i risultati dei test, sebbene finora non sia mai entrato in classe ma ha seguito le lezioni a distanza. Per il noto classico di Chiaia non è quindi scattato il protocollo previsto in casi di contagi e le lezioni continuano con le turnazioni stabilite dal dirigente Carlo Antonelli. È scattato invece all'Istituto statale internazionale Mario Pagano di via Andrea d'Isernia, sempre a Chiaia, che domani sarà chiuso per sanificazione della sede centrale come precisa in una nota il dirigente Antonio Curzio. Stesso protocollo all'Istituto Istruzione Statale Margherita di Savoia di Salita Pontecorvo che si ferma un giorno. Solo la classe 3F (con un alunno positivo) della secondaria di primo grado dell'Istituto comprensivo Minniti di via Consalvo a Fuorigrotta non sarà in classe, mentre le altri classi funzioneranno regolarmente in presenza, come chiarisce la dirigente Rosanna Stornaiuolo. La dirigente Marianna Guarino ha optato per la sospensione per un giorno di tutte le attività didattiche, amministrative e di segreteria all'Istituto comprensivo Savio-Alfieri al corso Secondigliano per eseguire la sanificazione totale. Scelta identica anche da parte del dirigente Luciano Maria Monaco dell'Istituto comprensivo Novaro-Cavour, ma esclusivamente per il Plesso Novaro di via Nicolardi dove ha frequentato l'alunno risultato positivo. Ha riaperto ieri dopo la sanificazione, invece, il liceo Fonseca, mentre riapre oggi l'Istituto statale di istruzione superiore Vittorio Emanuele II di via Barbagallo ad Agnano.
Aperti anche l'Istituto superiore di primo grado Pirandello-Svevo a Soccavo, l'Istituto tecnico Galileo Ferraris a Scampia, la scuola dell'Infanzia dell'Istituto comprensivo paritario Regina Coeli al Centro storico, il liceo Labriola di Fuorigrotta, dove pure erano stati segnalati casi di positività. Da lunedì, quando ha avuto inizio l'anno scolastico, nelle scuole di Napoli ci sono stati in totale 12 casi di positività al Covid-19, tutti riguardanti studenti.

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