Coronavirus a Napoli, convegni annullati ma nessuna sosta per il concorsone

Coronavirus a Napoli, convegni annullati ma nessuna sosta per il concorsone
Martedì 25 Febbraio 2020, 09:00 - Ultimo agg. 13:17
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Il concorsone della Regione va avanti. Nessuno stop. La Campania e Napoli non seguono la capitale e il sindaco Virginia Raggi che domenica ha annunciato, prima che il decreto di Palazzo Chigi fosse pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, di sospendere le prove fissate a Roma a partire da oggi e per tre giorni di due bandi di concorso del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Stop precauzionale, ha detto la Raggi. A Napoli si va avanti dopo una giornata ad alta tensione e un giro di telefonate e mail certificate tra i diversi soggetti preposti a decidere.

Fino a poco prima delle 18 era tutto sospeso. Lo stesso presidente del Formez, l'ex ministro per i Beni e le Attività culturali Alberto Bonisoli, non sapeva come regolarsi. Non è certo il Formez a doversi assumere le responsabilità di una tale decisione. Così sono stati avviati i contatti. Si è fatta una dettagliata ricognizione sulla provenienza dei candidati ammessi alla prova scritta (sono i diplomati). E nessuno viene dalla quella che è stata definita «zona rossa», ben 11 comuni. Oggi la prova dovrà essere sostenuta da 2189 candidati, di questi 2101 sono i portatori di handicap ammessi per legge, e 88 invece coloro che hanno superato la preselezione. Si va avanti. Poi il via libera che ha coinvolto diversi soggetti dalla Regione al sindaco e ovviamente l'Asl. «Abbiamo ricostruito - spiega il De Magistris - le residenze dei partecipanti e i candidati porteranno un'autocertificazione nella quale escludono di essersi recati nei comuni della zona rossa».
 
 

Se da un lato si è confermata la prova del concorso, in altri comuni, ma anche capoluoghi di provincia come Caserta, si è deciso di annullare eventi programmati da tempo. La mostra L'arte in un biglietto organizzata dall'Eav e prevista per oggi alle 12 alla stazione di Porta Nolana salta per il clima di tensione causato dall'emergenza Coronavirus. Ad annunciarlo il presidente dell'ente, Umberto De Gregorio, il quale aveva fortemente voluto la mostra delle piccole opere d'arte realizzate sui biglietti del treno dalla studentessa pendolare di Pollena Trocchia Anna Lambiase. «A causa dei problemi legati all'emergenza sanitaria coronavirus - ha detto De Gregorio - l'evento è rimandato a data da destinarsi». A Caserta, oltre ad essere annullati tutti gli eventi legati al Carnevale, è stata rinviata l'assemblea di Anci Campania fissata per il 28 e il 29 febbraio che prevedeva anche la partecipazione dei ministri Di Maio, Costa, Manfredi oltre al governatore De Luca e ai vertici Anci, Decaro e Bianco. Annullato inoltre un convegno della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) previsto a Pompei. Avevano prenotato 150 posti negli hotel di Pompei e ristorante per la cena. Ma per cautela i partecipanti all'Assemblea nazionale Donne in Campo della Cia hanno revocato l'impegno fissato nella città degli Scavi. L'evento si farà ma non si sa quando.
 

Sul fronte del concorsone della Regione questa mattina è fissata l'udienza sui ricorsi presentati dallo studio Leone e Fell e associati su presunte violazioni dell'anonimato sia per quanto riguarda i laureati che i diplomati, ed oggi si discute proprio dei diplomati. Dodici i ricorrenti. Ma con molta probabilità tutto potrebbe essere rinviato al prossimo 5 marzo quando il Consiglio di Stato, che ha accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento del Tar Campania, affronterà il caso. I legali Leone e Fell non demordono. «In questo concorso sono mancati i controlli di sicurezza, i candidati - spiegano Francesco Leone e Simona Fell - come dimostrano le foto che abbiamo ricevuto, hanno introdotto i cellulari sia durante le prove preselettive che durante gli scritti dei giorni scorsi». I legali hanno scritto una lettera aperta a tutti i candidati anche perché dopo la prima sentenza del Tar Campania si è scatenata la solita guerra tra ammessi e respinti con una valanga di polemiche. «Non abbiamo nulla contro il governatore De Luca - spiegano - ma qualcosa non è andato per il verso giusto, il rischio è che a passare non saranno coloro che se lo sono meritato ma chi ha utilizzato mezzi non consentiti come i cellulari». Nel corso dell'incontro con la stampa gli avvocati hanno rivelato come nel giorno di una prova preselettiva ci sia stato un picco di ricerche effettuato su Google, tutte localizzate in Campania, durante l'orario della prova d'esame, su specifici argomenti contenuti nel test. Solo un caso? «Questo lo vedremo - aggiunge Francesco Leone - si sta valutando un esposto in Procura su tutte le ombre della procedura concorsuale». 
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