Coronavirus a Napoli, prima vittima in città: è la donna lasciata morta in casa per 24 ore in piazza Carlo III

Coronavirus a Napoli, prima vittima in città: è la donna lasciata morta in casa per 24 ore in piazza Carlo III
di Melina Chiapparino
Lunedì 9 Marzo 2020, 15:54 - Ultimo agg. 23 Marzo, 14:43
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È risultata positiva al Coronavirus la donna morta in casa nella zona di piazza Carlo III per la quale i familiari avevano lanciato un appello, non avendo potuto trasferire la salma al cimitero in attesa del responso del test. 
Ed è la prima vittima nella città di Napoli.

Nelle ultime 24 ore, il videomessaggio di un 43enne aveva scatenato solidarietà e preoccupazione sui social. Luca Franzese, ieri, aveva diffuso le immagini di ciò che stava accadendo nella propria abitazione, in seguito al decesso della sorella Teresa avvenuto il pomeriggio del 7 marzo scorso. «Le istituzioni devono aiutarci siamo da 24 ore chiusi in casa con mia sorella morta» diceva nel video dove chiedeva indicazioni su come comportarsi dal momento che insieme a lui, erano presenti in casa i genitori anziani, un’altra sorella con il marito e le sue due figlie, tra cui una 15enne.



Tutto è cominciato quando la 47enne napoletana che soffriva di epilessia, si era sentita male fino a perdere conoscenza, per cui i parenti avevano chiamato il 118. I sanitari erano intervenuti, provando a rianimare la donna ma nonostante i tentativi di salvarla, Teresa è deceduta e durante le operazioni di assistenza, è emersa la possibilità che potesse essere stata affetta da Coronavirus. A quel punto, l’equipe del 118 che, non aveva in quel momento addosso i dispositivi di sicurezza è dovuta tornare successivamente con le bardature previste per l’assistenza ai casi sospetti ed il kit per effettuare il tampone sulla donna. Dopo il tampone, i sette familiari si sono autoisolati fino al giorno successivo, durante il quale Luca ha diffuso il video divenuto virale nel quale dichiarava: «nessuno fornisce indicazioni su cosa fare e anche le pompe funebri ovviamente non vengono fino all'esito del tampone».

Nel frattempo, anche i tre sanitari dell’Asl intervenuti nell’abitazione, in piazza Carlo III, sono stati sottoposti all’autoisolamento. Ieri sera, dopo il tam tam sui social del videomessaggio del fratello della donna, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Stella sono giunti sul posto, in seguito all’allerta di un vicino di casa dei familiari in isolamento. Prima dell’arrivo dei militari, c’era stata un’altra chiamata alle forze dell’ordine, da parte di un familiare della donna deceduta, residente fuori Napoli che si era messo in contatto con la polizia municipale, chiedendo aiuto sul da farsi. La sezione della polizia municipale di turno sul territorio, comandata da Antonio Muriano, aveva contattato Luca Franzese, cercando di tranquillizzare l’uomo e indicandogli alcune compagnie funebri che sarebbero state disposte almeno al ricevimento della salma. Ma, i familiari non erano ancora a conoscenza dell’esito del tampone, per cui, nessuna azione è stata intrapresa fino al responso giunto in tarda serata. L’esito del tampone da Coronavirus è risultato positivo.



I militari del Nucleo operativo, dunque, intervenuti con i dispositivi di protezione e su disposizione dell’autorità giudiziaria interpellata, hanno affidato la salma ai familiari per il prelievo tramite un’agenzia funebre dotata dei dispositivi di protezione e hanno anche, ordinato la quarantena ad una persona che si era recata in casa dei familiari per girare un video trasmesso tramite facebook. «Stiamo aspettando l’agenzia funebre che sta ultimando le procedure burocratiche per prelevare mia sorella- ha dichiarato Luca Franzese- ci hanno comunicato che faranno il tampone anche a noi che siamo stati con lei in casa, la mia azione è stata spinta solo dalla preoccupazione di non sapere cosa fare. Ci siamo messi subito in isolamento per coscienza e invito tutti i napoletani a fare la massima attenzione sulle misure di prevenzione da adottare».

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