Sorrento, morto don Pasquale Ercolano: è stato parroco della Cattedrale e padre spirituale della squadra di calcio per 50 anni

Lutto
Lutto
di Antonino Siniscalchi
Lunedì 22 Febbraio 2021, 16:04 - Ultimo agg. 16:38
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Lutto per la chiesa sorrentina e il calcio Sorrento per la scomparsa di don Pasquale Ercolano, per 25 anni parroco della Cattedrale. «Un’altra quercia robusta sradicata e piantata nella Terra buona della Promessa - osserva l'attuale parroco della Cattedrale di Sorrento, don Carmine Giudici -. Don Pasquale, prete dall’amore “esagerato”. Lo ringrazio per la sua umanità, per il suo sacerdozio, per la sua amicizia, per la sua passione instancabile, per la tua semplicità profumata di umiltà. Chiedo al buon Dio per noi e per la nostra comunità parrocchiale il dono della Pace!».

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Don Pasquale Ercolano è stato un prete amato ed ammirato, con umiltà e spirito di sacrificio sempre tra la gente. Aveva festeggiato cinquant'anni di sacerdozio nel 2016, alla guida della chiesa di Marina di Puolo. In gioventù era stato un bravo calciatore. Era uno dei talenti più fulgidi del calcio locale ma il destino o, più probabilmente, la volontà divina ha disposto diversamente. E così Pasquale Ercolano era passato dai campi di calcio alle chiese, diventando uno dei sacerdoti più amati di Sorrento e dintorni. Nato il 3 settembre 1939 e ordinato prete il 9 luglio 1966, Ercolano fu aiutante parroco a Sant'Agnello fino al 1968. Fino al 1972 prestò servizio nella chiesa di Trasaella per poi approdare nella cattedrale di Sorrento per i successivi 25 anni. Dopo aver ricoperto la carica di rettore del seminario arcivescovile di Sorrento, tornò come parroco a Trasaella dov'è rimasto fino all'ultimo approdo a Marina di Puolo. Oltre che per la disponibilità e la costante attenzione per i giovani, don Pasquale Ercolano è noto per la sua passione per il calcio. Negli anni Sessanta fu tesserato del San Giovanni Battista di Massaquano, allenato da Antonio Zanolla e capitanato da Giulio Frabotta.

Dopo poco tempo, però, fu costretto ad abbandonare la squadra che all'epoca militava nel campionato di seconda categoria. In seguito, la passione per il calcio lo portò a fondare la squadra dei preti della diocesi e a fare da padre spirituale del Sorrento Calcio fin dai tempi di Achille Lauro: epiche le sue corse in autostrada per raggiungere la squadra rossonera, al termine della messa domenicale, sui campi di tutta Italia.

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