Coronavirus, fiammata in Campania:
17 positivi isolati a Mondragone

Coronavirus, fiammata in Campania: 17 positivi isolati a Mondragone
di Adolfo Pappalardo
Lunedì 6 Luglio 2020, 23:30 - Ultimo agg. 7 Luglio, 12:26
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Un focolaio in Irpinia, un altro a Mondragone nelle ex palazzine Cirio e la positività dell’imprenditore cilentano tornato da New York portandosi dietro il Covid. Non uno ma ben tre casi che spingono il governatore De Luca a lanciare un allarme: «Servono controlli rigorosi sugli ingressi in Italia». Si riferisce, in particolare, De Luca ai 17 positivi a Mondragone che sono tutti stranieri e all’imprenditore salernitano arrivato in Italia, praticamente senza alcun controllo, e posto subito in isolamento solo all’arrivo a casa. Poi il tampone non ha lasciato dubbi: asintomatico ma positivo. E così anche in Irpinia, a Serino, a confine con Salerno, dove un 69enne, rientrato pochi giorni fa dal Venezuela, è ora ricoverato in gravi condizioni. Mentre i suoi familiari, ben 9, sono risultati positivi. 

I FOCOLAI
Ieri dopo giorni e giorni in cui si registravano uno o due casi, arriva l’improvvisa impennata di 27. Il numero maggiore a Mondragone, nel casertano, dove un cluster importante è stato registrato già un paio di settimane fa in una comunità di braccianti stranieri. Per questo ieri è stato completato, nelle palazzine dell’ex Cirio a Mondragone, l’esame dei tamponi effettuati dopo i 15 giorni di incubazione del virus. Sono stati effettuati altri 450 tamponi e isolati i residui 17 casi positivi per i quali, fa sapere palazzo Santa Lucia, è in corso il trasferimento nelle strutture sanitarie Covid. Ma il focolaio è al momento dovrebbe spento e sarà possibile dalla mezzanotte di oggi eliminare la zona rossa. Sinora sono in totale circa 103 i contagiati, dal 21 giugno quando si registrò il primo caso, tra le 600 persone che vivono nel quartiere. Il dato esce fuori da un paio di screening che ha portato il bilancio a salire a 28 il 30 giugno, poi a 89 sabato e 17 ieri. In totale 103 in un balletto di cifre, in cui i numeri sono a volte aggregati a volte no. Ma, ricorda sempre palazzo Santa Lucia, come da ordinanza, resta l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto per gli abitanti di Mondragone (e durerà sino al 14 luglio).

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L’ALLARME
Naturale che i casi campani di ieri, tutti riconducibili a stranieri o di chi risulta proveniente dall’estero, faccia scattare l’allarme. «Sugli ingressi in Italia – attacca il presidente Vincenzo De Luca - occorrono controlli rigorosi. Si è per esempio verificato l’arrivo con un volo diretto New York–Roma, di un cittadino campano risultato positivo solo dopo i controlli cui è stato sottoposto arrivato a destinazione, dopo aver viaggiato anche in pullman e in treno», dice riferendosi al caso cilentano. Ma il pericolo riguarda, in particolare, i cittadini stranieri. «Si segnalano - avverte sempre De Luca - casi di arrivi di cittadini dell’Est, tra cui braccianti e badanti, in assoluta promiscuità a bordo di pullman, senza nessun controllo efficace. In relazione a qualche altro caso di positività registrato, è bene ricordare ai medici di famiglia di non sottovalutare situazioni in cui il paziente presenta sintomi e di sottoporlo al tampone». Ma, in generale De Luca se la prende con chi pensa che il peggio sia passato e abbia allentato ogni misura di sicurezza: «Si rilevano comportamenti che segnalano un pericoloso rilassamento generale. In queste condizioni il rischio è che non arriveremo neanche a settembre, quando potremo essere costretti ad affrontare l’anno scolastico in condizioni gravissime».

IL PRECEDENTE
D’altronde De Luca fa notare come il grosso dell’emergenza sia nato altrove. Anche a febbraio scorso: «In Campania - attacca - abbiamo contenuto il Covid-19 in maniera straordinaria, adottando misure anche venti giorni prima del governo nazionale. Si diceva “Milano non si ferma”, “Bergamo non si ferma”, non si fermavano e poi hanno registrato morti a migliaia», spiegava ieri mattina prima ancora che l’Unità di crisi rivelasse i nuovi 27 casi.

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