Coronavirus in Campania: «Lidi, la coda è un ricordo. Ora il lettino si sceglie online»

Coronavirus in Campania: «Lidi, la coda è un ricordo. Ora il lettino si sceglie online»
di Antonio Menna
Mercoledì 1 Luglio 2020, 09:23
4 Minuti di Lettura
È troppo presto per dire che la grande paura di una estate in fumo a causa della pandemia sia passata. Ma rispetto alle terribili premesse di qualche settimana fa c'è il sospiro e c'è il sollievo. «Ce la facciamo, ce la facciamo», dice Salvatore Trinchillo, patron del Lido Varca d'oro, uno dei più importanti dell'infinito litorale domizio, a Varcaturo, nel territorio di Giugliano. «Ci stiamo organizzando e porteremo avanti la stagione estiva con molti meno danni di quelli che venivano paventati. La Campania è una regione che ha ben governato il pericolo. Siamo stati bravi a gestire le misure più severe quando era necessario, e poi ci sono interventi rapidi sui focolai, come a Mondragone. Tutto questo si sente anche tra le persone: c'è ancora il timore, c'è la vigilanza ma c'è anche la serenità, finalmente».
Del resto, il mare è relax: tempo al sole a lasciare andare i pensieri. E il primo da mollare è proprio il pensiero angosciato legato alla grande paura di questa primavera. «Ce l'abbiamo avuta conferma Trinchillo, che è anche vicepresidente nazionale del Sindacato balneari italiani -. In marzo e in aprile si leggevano cose da brividi. Ipotesi catastrofiche sull'epidemia e anche sugli affari, che hanno messo timore ai turisti e anche a noi tutti operatori. In verità di quelle orrende barriere in plexiglas, che alcuni avevano ipotizzato in spiaggia, noi non abbiamo mai voluto sentirne parlare. I modelli erano e dovevano essere altri. Ora siamo organizzatissimi e non abbiamo paura. Possiamo conciliare le misure di protezione sanitaria con il diritto al mare, al riposo, alla vacanza».
Il sospiro di sollievo, però, non significa dimenticanza del pericolo. La parola chiave resta sicurezza.

LEGGI ANCHE Salerno, la spiaggia libera è un carnaio: «Ressa persino in acqua zero controlli»

LE RISORSA WEB
«Su questo tema abbiamo ristrutturato tutta la nostra attività dice Trinchillo -. Evitiamo gli assembramenti grazie all'uso di prenotazioni on line. Un sistema che usavamo già e che abbiamo implementato. Chi vuole venire qui si prenota e si registra sul web e così abbiamo già l'anagrafica prevista dalla legge. Non si fanno code e si entra in scioltezza. Una volta dentro, ci sono misure di sanificazione di tutti gli spazi. E c'è un'attenta vigilanza sul rispetto delle regole. Devo dire che ci ha aiutato molto la cancellazione dell'obbligo di mascherina all'aperto. Era terribile stare su una spiaggia con una mascherina. Oggi la gente può venire qui all'aria aperta, starsene tranquilla, distanziata dagli altri, godendosi il mare». La distanza è la seconda parola chiave. E qui, il litorale domiziano segna un punto straordinario in suo favore. Ventiquattro chilometri tra Napoli e Caserta, 170 lidi. L'arenile è enorme, lo spazio c'è, garantire la distanza significa ridurre di poco le capienze e mantenere volumi ancora sufficienti a tenere il conto economico della struttura. «Devo dire con un filo di soddisfazione confida sorridendo Trinchillo che mi hanno chiamato colleghi di Amalfi, Sorrento, Capri dicendomi che sono fortunato perché mi trovo su questo litorale. Non lo avrei mai creduto. Per quanto ami molto la mia terra, ho sempre pensato che i fortunati fossero loro. Ma la vita, a volte, è bizzarra». L'ottimismo veleggia su questa costa ma i conti comunque parlano di un ribasso. Si alzano i costi per la gestione dei servizi, soprattutto per sanificazione e vigilanza sulle misure, si riducono le capienze.

LE CONTOMISURE
«Ma io sono soddisfatto lo stesso ribadisce Trinchillo -. Ho un calo del 30 % ma non è calo di domanda. È riduzione di capienza, quindi inevitabile. Ma non mi voglio lamentare nemmeno per un minuto. Poteva andare peggio. E parlo di noi di questo litorale che ospitiamo bagnanti residenti tra Napoli e Caserta, quindi turismo giornaliero locale. Naturalmente chi si reggeva sui flussi nazionali e internazionali, il crollo lo sta conoscendo, purtroppo. Ci sono segni in rosso anche del 70%». Intanto, al Varca d'oro, settanta persone sono al lavoro, personale non ridotto per le attività giornaliere, qualche contrazione per quelle serali. Su questa costa, i lidi erano diventati anche luogo per concerti, per serate di ballo, per discoteca all'aperto. Tutto questo non si potrà fare. «Per il momento insiste guardando lontano Trinchillo -. Noi stiamo lavorando con il ristorante di sera che colleghiamo a eventi di musica dal vivo. Ovviamente con pochi clienti, meno folle. Ma si possono costruire delle alternative. Immaginiamo serate a tema, qualche spettacolo non di massa. Per esempio ad agosto vorremmo aprire il lido, la sera, gratuitamente per farne vettore di vita pubblica e sociale. Come se fosse una struttura al servizio del tempo libero. Noi abbiamo la straordinaria risorsa mare, che è anche pulito, abbiamo l'arenile enorme, abbiamo gli spazi per fare stare tutti comodi. Abbiamo anche regole chiare di sicurezza che rispettiamo. Abbiamo soprattutto una regione che è riuscita a contenere il virus e che oggi si può sentire un po' più sicura. Dobbiamo approfittarne. La paura si batte con l'iniziativa e con il rispetto delle regole. A me pare che ci siano tutti gli elementi per affrontare una estate meno drammatica di quella che avevamo prefigurato e per cominciare, proprio dalle vacanze, una stagione nuova con meno paura e più fiducia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA