Covid in Campania, tutti gli eroi in divisa morti per gli altri: «Ora onoriamoli»

Covid in Campania, tutti gli eroi in divisa morti per gli altri: «Ora onoriamoli»
di Valentino Di Giacomo
Domenica 27 Dicembre 2020, 12:08
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Angeli in divisa che hanno rischiato la vita chissà quante volte e, infine, sconfitti da un nemico invisibile, subdolo, ma alcune volte invincibile. Se l'Italia piange tanti morti a causa del Covid, tra questi c'è pure chi ha sempre messo a disposizione la propria stessa esistenza al servizio della comunità. Poliziotti, carabinieri, vigili urbani, finanzieri, pompieri, militari hanno pagato anche loro un duro prezzo alla pandemia. Il più colpito è stato il Corpo dei vigili urbani di Napoli che ha registrato ben cinque decessi tra i caschi bianchi. Strazianti sono state le perdite della polizia di Stato che ha visto cadere sotto i colpi del virus due agenti giovanissimi: Manuela di 42 anni e Giuseppe di appena 41, come pure i carabinieri con la perdita dell'eroico Giuseppe. E poi il Comandante giramondo dei vigili del fuoco, Luigi Morello, che con il camion rosso dei pompieri ha girato mezza Italia o ancora il brigadiere della guardia di finanza che ha speso 30 anni al servizio delle Fiamme gialle. Non ci sono più i nostri angeli e, probabilmente, anche per i sacrifici che le forze dell'ordine svolgono ogni giorno bisognerebbe avere cautela pensando pure a tutti coloro che non ce l'hanno fatta.


I GIOVANI
Chi ha lasciato un vuoto immenso è Manuela Scodes, a soli 42 anni. Il marito, Alberto, sta ora accudendo i loro tre figlioletti anche grazie al sostegno psicologico e umano della questura di Napoli. «La polizia - dice Alberto - è stata come una grande famiglia. Mia moglie ha sempre messo al primo posto la divisa». Tutti provavano grande affetto per Manuela tra i suoi colleghi, come racconta il questore Alessandro Giuliano: «Eravamo consapevoli della possibilità che questa tragedia colpisse anche la nostra questura. Purtroppo è accaduto a Manuela, stimata e rispettata da tutti i suoi colleghi per la sua competenza e disponibilità. È anche per rispetto alla sua memoria, e a tutte le altre vittime, che dobbiamo tutti necessariamente attenerci alle regole». Tra i più colpiti dalla morte di Manuela c'è Gaetano Menna per anni compagno di volante, era diventato ormai un amico di famiglia. Come inseparabile di Manuela era l'agente Miriam Mainolfi, amiche e colleghe da una vita. Entrambe avevano svolto la scuola di polizia a Foggia, poi Manuela era andata a Bitonto e Miriam a Milano, ma ogni volta si ritrovavano a Napoli nei periodi di ferie ed organizzavano anche le vacanze insieme. La polizia napoletana ha perso anche un altro giovane, Giuseppe Manfra, stroncato dal Covid a soli 41 anni.

Dopo vari anni nella questura partenopea, Giuseppe era andato alla polizia stradale di Avellino. I medici hanno provato ogni tipo di cura per salvargli la vita, ma non c'è stato nulla da fare nonostante la giovane età. Alla fine il virus è risultato implacabile anche per un agente di grande tempra fisica e morale.

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IL CARABINIERE
Toccante la storia di Salvatore Savinelli, militare dell'Arma. Quando fu ricoverato in ospedale pubblicò un messaggio su Facebook appellandosi al senso di responsabilità delle persone: «Fate attenzione», disse. La moglie Lina ha raccontato che Giuseppe, prima di morire, si commosse sapendo che sua figlia, Enza, era ormai decisa a seguire le sue orme e ora indossa la sua stessa uniforme. «Negli alamari che indossa la figlia del militare - dice il generale Canio Giuseppe La Gala, comandante provinciale dell'Arma - continua a riflettersi l'impegno e la dedizione che Salvatore ha sempre profusi nella sua missione e sarà per lei costante guida nel suo futuro in uniforme».


IL POETA
A pagare un dazio enorme al Covid sono stati i poliziotti municipali di Napoli. Non solo il vigile poeta Giuseppe Esposito, morto a Bergamo nel corso della primissima ondata, ma anche altri quattro caschi bianchi nella recente ondata della pandemia. Antonio Avolio (65), Ermenegildo Pollio (66), Rosario Giannicola (65), Giuseppe D'Orta (64) hanno perso la vita. «Sia d'insegnamento - racconta il comandante Ciro Esposito - per coloro che dicono che il virus non esiste. Serve responsabilità e noi siamo a contatto tutti i giorni con i cittadini». Un prezzo altissimo pagato anche dalla guardia di finanza con la scomparsa a Caserta di Danilo Velotto o dai vigili del fuoco a Sala Consilina con la morte del comandante Luigi Morello. Angeli in divisa che non ci sono più, mentre tutti gli altri ci difendono ancora ogni giorno e non solo dal Covid.
 

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