Coronavirus a Castellammare, ospedale
blindato. Controlli al porto, accuse da Capri

Coronavirus a Castellammare, ospedale blindato. Controlli al porto, accuse da Capri
di Fiorangela d'Amora
Giovedì 12 Marzo 2020, 09:09
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Reparti blindati, nessuno entra nell'ospedale San Leonardo, e in strada controlli a tappeto su tutte le auto. La città si sveglia con nuove direttive ancora più stringenti per il contagio da Covid-19, ma dal Cotugno arrivano buone notizie. Tutti negativi i tamponi eseguiti martedì sia sull'uomo, originario di Gragnano, affetto da polmonite che si era diretto al Centro Laser per una radiografia, sia su marito, nuora e fratello medico dell'insegnante stabiese che lavora alla Don Bosco di Torre del Greco.

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Nelle tende del pre-triage che ieri sono state ultimate all'interno del parcheggio interno al nosocomio, sono arrivati nuovi casi sospetti. Cancelli dell'ospedale chiusi a tutti, anche agli accompagnatori dei pazienti in pronto soccorso. All'interno dei reparti ingressi solo per mezz'ora - ridotta ulteriormente la forbice dei giorni scorsi - e sempre e solo per la stessa persona. Ma al terzo piano una donna non ha accettato di buon grado l'allontanamento dal reparto e ha preso a calci la porta di ingresso alla corsia. Il personale di Chirurgia ha provato ad allontanarla mentre lei continuava ad inveire contro medici e infermieri. Solo la minaccia dell'intervento delle forze dell'ordine ha placato gli animi della visitatrice che poi è stata allontanata dal marito. La porta di accesso è rimasta danneggiata e l'infermiere che si è posto come barriera umana, C.E., ha denunciato l'accaduto alla direzione medica. Infermieri e camici bianchi lavorano con massima attenzione sia per far rispettare le regole interne dell'ospedale, ma anche rischiando il contagio visto che non hanno ancora le attrezzature essenziali per proteggersi. «Il Cardarelli ha disposto le dotazioni necessarie per le diverse unità - spiega il sindacato Fsi Usae, Nursing Up - a Castellammare invece non vengono spesi i fondi a disposizione e anche i reparti sono sprovvisti di mascherine e sapone». Inoltre in tutta l'azienda sanitaria della Napoli 3 il piano di Protezione Civile e Regione Campania del 7 marzo non ha previsto nuovi posti letto per l'emergenza Covid-19. In totale saranno 409 tra le province campane le nuove dotazioni, ma nessuna è stata prevista all'interno degli ospedali dell'azienda che ricomprende 57 comuni e 13 distretti, l'Asl più grande e popolosa con circa un milione di abitanti.

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In strada intanto è stato il giorno dei controlli: nelle piazze maggiormente affollate, all'ingresso in città le forze dell'ordine hanno fermato decine di auto chiedendo il motivo dello spostamento e le autocertificazioni. All'interno del porto è stata predisposta dalla Protezione Civile regionale la postazione per i controlli dei passeggeri in partenza dallo scalo stabiese con destinazione Capri. Nel presidio, posizionato dai volontari del Reparto Operativo Soccorso Stabia, verrà misurata la temperatura corporea ai passeggeri prima dell'imbarco. La tenda allestita dovrebbe essere operativa stamattina, a poche ore dalle parole del sindaco di Capri Marino Lembo che aveva segnalato l'assenza del termo-scanner nel porto stabiese. «A Capri dalla terraferma può sbarcare chi vuole, i controlli medici e l'esibizione delle certificazioni richieste non vengono effettuate alle prime partenze del mattino - aveva dichiarato Lembo - e il sistema di controllo entra in funzione quando i primi collegamenti sono già partiti». L'unico traghetto verso l'isola azzurra parte da Castellammare alle 7 circa e fa scalo a Sorrento, dove i controlli erano già stati attivati nei giorni scorsi.
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