Il covid 19 "spezza" la catena umana di San Clemente a Casamarciano. Per la prima volta nella storia del piccolo comune il rito dedicato al santo patrono alle porta di Nola si interrompe. Lunedì 23 novembre ricorre la festività di San Clemente e, come ogni anno, la comunità avrebbe accolto la ricorrenza tra fede e folklore. A far da padrona ci sarebbe stata l'attesa catena umana, un rito che non ha simili nell’area nolana ed in Campania e che coinvolge l’intera popolazione. La statua del santo, issata sulle spalle dei fedeli, portata fuori dalla parrocchia che si trova al centro del paese, viene trasportata tra le sue strade fino a raggiungere l’originaria chiesa posta sulla collina che prende il nome del Santo.
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Il percorso è costituito da un’irta salita e per favorire l’ascesa del simulacro fino al tempietto si crea una catena umana, grazie alla quale la struttura lignea, dopo una corsa vorticosa e spettacolare, arriva ai ruderi. "Una scelta obbligata - spiega il sindaco Carmela de Stefano - giuridica e morale, in ottemperanza al decreto che vieta ogni tipo di manifestazione ma soprattutto nel rispetto di chi sta combattendo contro questo terribile virus.