Coronavirus in Campania, già 50 contagiati ma al Cotugno dimesso il primo paziente guarito

Coronavirus in Campania, già 50 contagiati ma al Cotugno dimesso il primo paziente guarito
di Maria Pirro e Ettore Mautone
Venerdì 6 Marzo 2020, 07:00 - Ultimo agg. 14:23
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Nel giorno in cui scatta il blocco delle visite ambulatoriali negli ospedali e nei policlinici in tutta la Campania, una donna viene intubata e trasferita in rianimazione al Cotugno e un uomo dimesso, il primo guarito dal coronavirus. Ma anche un medico risulta «positivo». Lui e la figlia di Torre del Greco, e un giudice rientrato dal Nord Italia, e un poliziotto del fuoco. Il numero di casi sale a 50 nella regione, 12 i nuovi contagiati. Accertamenti tra gli agenti della Questura. Oltre al magistrato, è in quarantena il personale amministrativo di due sezioni del Tribunale di Napoli. Sono 5 i nuovi casi solo a Torre del Greco, uno a Sant'Arpino, poi c'è un vigile del fuoco che ha eseguito il tampone al San Paolo, un 70enne di Santa Maria Capua Vetere ha raggiunto il Cotugno per l'esame, un napoletano di Casoria è andato al presidio Caserta. Spostamenti tra province che non agevolano le comunicazioni per evitare la trasmissione della malattia al punto che il sindaco della città dei coralli ha chiamato il prefetto. A incidere la circolare sulla privacy, da una parte, e dall'altra la «caccia all'untore», dovuta alla paura diffusa che spinge gli stessi cittadini a evitare di farsi controllare sotto casa.
 

 

Sono 14 i ricoverati al Cotugno, tre con problemi respiratori più seri e l'ausilio dell'ossigeno. Previsti ulteriori spostamenti con 25 malati che presto potrebbero essere trasferiti dalla Lombardia: effettuata la ricognizione nei reparti di rianimazione (272 posti, 27 in isolamento). Per liberare i letti necessari, potrebbe scattare lo stop dei ricoveri programmati e quindi degli interventi non urgenti. Intanto, è stata disposta la sospensione delle visite ambulatoriali in ospedale, nei Policlinici e nelle cliniche convenzionate in tutta la regione. Fino al 18 marzo. Garantite le medicazioni e i controlli post-operatori, escluse dal provvedimento regionale le prestazioni di urgenza, quelle di dialisi, la radioterapia e le cure oncologiche come la radio e la chemioterapia. Al Pausilipon, il polo oncologico per bambini, l'assistenza dunque procede regolarmente. Così al Pascale: i vertici chiariscono che tutte le prestazioni, dalla prima visita ai follow-up, sono garantite, ma gli ingressi di familiari e accompagnatori limitati. Annullate e rinviate le visite, compresa l'intramoenia, la sanità a pagamento al Moscati di Avellino, sospesa la «rianimazione aperta» e cancellati «i congressi, gli eventi sociali, i corsi di formazione che coinvolgono personale sanitario e/o amministrativo e le attività dei tirocinanti». Al Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli e negli altri presidi dell'Asl Napoli 2 Nord restrizioni nelle fasce orarie: massimo 90 minuti al giorno. Pazienti per i piani terapeutici, come il diabete, dirottati nei distretti sanitari che continuano a funzionare. «Ma le condizioni igienico degli ambulatori sono preoccupanti e vanno migliorate», ribadisce Gabriele Peperoni, leader del Sumai. E i disagi inevitabili. Stigmatizza il capogruppo regionale del M5s, Valeria Ciarambino: «Ci sono persone che sono in attesa anche da mesi per una visita specialistica e che oggi sono costretti a effettuare nuove prenotazioni e attendere chissà quanto».

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A casa fino al 17 marzo i magistrati e il personale amministrativo in servizio nella IV e V sezione penale della Corte d'Appello di Napoli. Lo ha deciso il presidente Giuseppe de Carolis di Possedi, «in relazione al ritorno in servizio lo scorso 2 marzo di un magistrato che aveva trascorso un periodo di congedo in Lombardia e che ora è risultato positivo al coronavirus». Nel Palazzo di Giustizia, «tutte le attività giurisdizionali ed amministrative, non di somma urgenza, degli uffici giudiziari sono sospese nei giorni 6, 7 e 9 marzo». Chiusi fino a domenica anche gli uffici del Tribunale, della Procura e del Giudice di pace di Benevento e Ariano Irpino per la sanificazione: udienze oggi rinviate d'ufficio; aperti solo alcuni presidi a garanzia dei servizi essenziali ed urgenti.

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Proseguono invece i concorsi in Campania tra le polemiche, ma è fuga di candidati. Al Palapartenope 118 presenti su 424. Alla Mostra d'Oltremare prova tra termoscanner e salviette con gel igienizzante. L'assessore comunale alla cultura Eleonora de Majo chiarisce che «il decreto evita di elencare le strutture che possono restare aperte  lasciando ai gestori, agli operatori, agli organizzatori la possibilità di scegliere. Come amministrazione, riteniamo che sia necessario fermarsi». Ma fino al 3 aprile il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, chiude con un'ordinanza, oltre a cinema e teatri, la biblioteca comunale, i centri ricreativi per anziani e le polisportive, le sale da ballo e le discoteche, e invita le palestre private al «rigoroso rispetto delle indicazioni date dal ministero della Salute, ovvero la distanza interpersonale di almeno un metro, e per gli impianti sportivi in cui si svolgono eventi agonistici, il rispetto delle porte chiuse al pubblico». Non tutti, però, si allineano. «Serata confermata!», avvisa ad esempio sui social un locale latino nel capoluogo. Caso al centro del vertice in prefettura, con blitz predisposto nella notte. A Caserta i titolari di 4 ludoteche già ieri sono stati per questo denunciati dai carabinieri.
 

Lezioni a distanza al via in alcune scuole e nelle università. Partono da lunedì le sedute di laurea via Skype alla Vanvitelli. E in chiesa si va solo per la messa, sospesi tutti gli altri incontri ecclesiali, anche il catechismo, fino al 15 marzo. «Seguiamo con trepidazione l'evolversi della situazione», afferma il cardinale Crescenzio Sepe. L'allerta è più forte nell'hinterland partenopeo, a Torre del Greco, ma anche a Bellona. «Abbiamo registrato altri due casi», una coppia dopo i tre già emersi (tutti collegati tra loro), afferma il direttore generale dell'Asl di Caserta, Ferdinando Russo che conferma come la cittadina sia «sorvegliata speciale».

Ieri, anche una nave è finita al centro delle verifiche nel porto di Napoli per un passeggero positivo al coronavirus (mai sbarcato).
Dopo il caso del turista a Ischia, completate le operazioni di rientro del gruppo di Brescia: «Con un beneaugurante ricordo dell'isola, simbolicamente rappresentato dall'omaggio di una bottiglia di limoncello», scrive su Fb il governatore Vincenzo de Luca. 

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