Coronavirus in Campania, quattro aziende per in gara per i tamponi: offerte al massimo ribasso all'attenzione della Procura

Coronavirus in Campania, quattro aziende per in gara per i tamponi: offerte al massimo ribasso all'attenzione della Procura
di Leandro Del Gaudio
Martedì 7 Aprile 2020, 08:30
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Offerte al ribasso e rapporti pregressi con la pubblica amministrazione. Sono i due punti decisivi nella storia del grande appalto per la produzione di tamponi in Campania. Due facce della stessa medaglia che, almeno per il momento, hanno consentito di valutare come valide (dunque preferibili) le offerte di quattro aziende su quattordici istanze pervenute all'ufficio gare della Soresa.

In sintesi, dovranno essere vagliate le istanze avanzate dalla Ames di Casalnuovo, Sdn, Cmo, Merigen, quattro colossi nel settore, in grado di rispondere a una richiesta di un numero elevato di tamponi al giorno, di fronte all'emergenza coronavirus. Quattro eccellenze in attesa della valutazione finale, nel tentativo di chiudere la grande corsa ai tamponi, una delle criticità emerse nell'ultimo mese nel tentativo di arginare il contagio in Campania.

Uno scenario destinato al vaglio dei pm della Procura di Napoli, da sempre attenti a valutare la correttezza di procedure amministrative, specie quando in campo ci sono milioni di euro sbloccati con tanto di procedura di emergenza.
 

 

Ma andiamo con ordine, a partire dalla decisione di acquisire informazioni sulla gestazione della manifestazione di interesse messa in campo da Soresa per produrre tamponi e valutazioni corrette sui campioni di popolazione di volta in volta esaminati.

Come è noto, ci sono alcuni punti da prendere in esame, in un'ottica puramente investigativa: si parte dalla decisione di imporre un tetto alto alla produzione di tamponi giornaliera, piantando un «paletto» inedito anche rispetto a quanto stabilito da altre regioni del nord Italia. Se in alcune regioni non viene specificato un tetto (e in altre raggiunge quota cento), qui in Campania la Soresa chiede che chi si candida a lavorare per la Regione deve assicurare uno standard elevato, con almeno cinquecento test al giorno. Una richiesta che dovrà fare i conti con il reperimento di reagenti chimici (vero e proprio oro, risorse richieste ai quattro angoli della terra), ma anche con la competenza, con l'affidabilità riconosciuta dalla pubblica amministrazione, nel saper fornire risposte valide in tempi contingentati.

Ma sono anche altri i punti che verranno presi in considerazione nel corso delle verifiche delegate in queste ore alla Finanza. Indagine condotta dal pool mani pulite della Procura di Napoli, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio, si lavora anche sul fattore tempo e sulle offerte al ribasso che sono pervenute ai manager di Soresa. Ma proviamo a ragionare sui vari livelli della manifestazione di interesse lanciata su input della cabina di regia della Regione Campania.
 

Tutto nasce dalle 22 ore assegnate agli imprenditori del territorio per presentare le proprie offerte. Deadline per venerdì a mezzogiorno, in uno scenario segnato dall'appesantimento generale della rete e dalla difficoltà di attrezzare possibili associazioni temporanee di imprese. Anche su quest'ultimo punto infatti i paletti posti da Soresa sono abbastanza chiari: può concorrere chi è in grado di produrre cinquecento tamponi al giorno, oppure un'associazione composta da più soggetti in grado di piazzare almeno trecento tamponi al giorno.

È un altro punto tutto da esplorare. Come per altre tipologie di gare (anche se per questa storia parliamo ancora di manifestazione di interesse da parte di Soresa), il massimo ribasso diventa argomento decisivo. Un possibile punto di forza per chi fino a questo momento ha lavorato con la pubblica amministrazione regionale (tecnicamente tutti gli aspiranti all'offerta regionale possono vantare esperienza sul campo e accrediti formali con i vari organi istituzionali territoriali), un fattore destinato a rappresentare un potenziale punto di svolta nella corsa allo screening di massa.
Milioni di euro sul tappeto, ora si aspettano le valutazioni di Soresa rispetto ai quattro concorrenti ancora in lizza. 

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